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Sesso, ai giovani piace farlo online. Ma quanto s’è consapevoli dei rischi per la privacy?

Europa


Anche il sesso s’è adeguato alle nuove tecnologie. Webcam, smartphone, chat sono ormai ampiamente usati per scopi erotici. Uno studio condotto in Francia da Ifop, ‘Sesso 2.0‘, tira le somme e i risultati non sono per niente sorprendenti.

I giochi sessuali in webcam sono ancora limitati (8%), ma si stanno velocemente diffondendo soprattutto tra i giovani: la proporzione di quelli con meno di 25 anni che hanno fatto sesso virtuale almeno una volta è passata dal 9% del 2009 al 16% del 2013. Percentuale destinata ancora a crescere.

 

Un ragazzo su cinque ha assistito in diretta a uno ‘spettacolo erotico’ attraverso una webcam, sia come semplice spettatore (22%) che come partecipante (18%).

Un quarto dei giovani pratica il sexting (invio di foto o video di sé stessi nudi o mezzi svestiti)”, ha dichiarato François Kraus, direttore di Ifop.

“Si tratta di condivisioni private, ma per le quali si corre il rischio che possano essere distribuite online” senza la propria volontà, come è accaduto tante volte e come dimostrano i fatti di cronaca.

 

Dai dati di cui si dispone, negli USA e in Francia, i giovani hanno cominciato a far sesso su internet prima dei 18 anni, ha precisato Kraus, e sono soprattutto le ragazze a farlo. L’11% di queste ha ammesso d’aver realizzato un sextape col proprio boyfriend.

 

Indagini hanno dato risultati sconvolgenti, anche in Italia, dove sono tante le teenagers che, in cambio di una ricarica telefonica, di un telefonino o altro…, decidono di posare nude o quasi davanti a una webcam o condividere foto osé, ignare (possibile!?) dei rischi in cui si può incorrere.

Basta un click, come altre volte è successo, per rendere quegli scatti, quelle clips, di pubblico dominio.

 

Il Garante Privacy Antonello Soro ha più volte messo in luce i rischi e le pericolosità dei new media nelle mani dei più giovani e cercato collaborazioni per azioni di informazione e contrasto contro fenomeni, quali il cyberbullismo, che hanno prodotto in alcuni casi anche luttuose conseguenze (Leggi Articolo Key4biz).

 

“Le nuove tecnologie permettono di uscire dalla banalità del quotidiano, rendere vive relazioni a distanza…”, ha sottolineato Kraus, ma anche d’esporsi alla pericolosità del web e alla violazione della propria privacy.

A contribuire al successo di queste pratiche virtuali, anche la curiosità dei francesi e la voglia di sperimentare cose nuove e rendere più pepata la propria vita sessuale.

Dai dati raccolti nello Studio Ifop si rileva che un terzo dei francesi (31%) ha ammesso d’essere eccitato all’idea di poter guardare altri fare sesso e il 54% ha dichiarato d’aver ripreso scene erotiche all’aperto o in luoghi pubblici.

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