4G: l’asta del Regno Unito sotto la lente del National Audit Office. ‘Incasso troppo basso’

di Alessandra Talarico |

L’indagine è stata sollecitata dalla deputata Helen Goodman, secondo cui il Governo non sarebbe riuscito a ottenere il giusto valore economico per le preziose risorse frequenziali messe all’asta.

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Il National Audit Office britannico ha aperto un’inchiesta sulla recente asta delle frequenze per i servizi mobili di nuova generazione, il cui incasso, pari a 2,34 miliardi di sterline, è stato decisamente inferiore alle attese del Governo, che puntava su un introito di almeno 3,5 miliardi di sterline (Leggi articolo Key4biz).

L’indagine è stata sollecitata dalla deputata Helen Goodman, secondo cui il Governo non sarebbe riuscito a ottenere il giusto valore economico per le preziose risorse frequenziali messe all’asta.

 

Il regolatore Ofcom, già bersagliato per il ritardo accumulato nella preparazione dell’asta, aveva però chiaramente anticipato che la vendita non era stata progettata per alzare il massimo gettito possibile (dopo la ‘lezione’ dell’asta 3G che una dozzina di anni fa ha fruttato 22,5 miliardi di sterline, mettendo però in difficoltà gli operatori) ma piuttosto per garantire la competitività del mercato e la massima copertura del territorio.

 

È anche da dire che la cifra di 3,5 miliardi di sterline era stata preventivata dal cancelliere George Osborne, tra i cui compiti spicca quello di stilare il budget annuale, e la sua contabilizzazione gli aveva permesso di affermare che il deficit pubblico sarebbe sceso, e non aumentato come invece poi è avvenuto.

 

Al contrario, invece, in Repubblica Ceca, l’asta è stata bloccata per eccesso di rialzo nel momento in cui i rilanci hanno toccato quota 20 miliardi di corone (780 milioni di euro) rispetto alla base d’asta di 7,4 miliardi.  (Leggi articolo Key4biz).

L’Autorità ha quindi deciso di fissare un limite massimo di 10 miliardi di corone, per consentire comunque agli operatori che le acquisteranno di poter effettuare i necessari investimenti nelle reti.

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