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La Disney prevede di chiudere la LucasArts, società produttrice di videogiochi, ereditata con l’acquisizione nell’ottobre scorso degli studios cinematografici di George Lucas per 4 miliardi di dollari, affidando a terzi d’ora in poi la licenza del marchio “Star Wars” per future applicazioni.
La rivista specialistica The Hollywood Reporter sostiene che 150 persone perderanno il loro lavoro alla LucasArts, fondata nel 1982 e che ha prodotto in 30 anni due videogiochi ispirati ai film ‘Star Wars’ e ‘Indiana Jones’.
LucasArts stava lavorando a due progetti: “Star Wars: First Assault” e “Star Wars 1313”. Secondo The Hollywood Reporter, potrebbero essere ceduti a terzi o chiusi definitivamente.
“Dopo aver valutato la nostra posizione sul mercato dei videogiochi – ha spiegato in una nota Lucasfilm – abbiamo deciso di far passare LucasArts da un modello integrato a uno con licenza”.
Questo permetterà di “ridurre i rischi per l’azienda, offrendo una gamma più ampia di giochi“, ha detto ancora Lucasfilm.
“I cambiamenti comporteranno purtroppo dei licenziamenti, ma noi – si legge ancora – siamo riconoscenti e orgogliosi dello staff che ha sviluppato i nostri ultimi titoli”.
Un portavoce di Lucasfilm, Miles Perkins, non ha voluto confermare le indiscrezioni sul numero dei dipendenti che saranno licenziati, ma ha assicurato che la cifra che circola sulla stampa specialistica (150) ‘non è corretto’.
Ha anche fatto sapere che verrà mantenuta una ‘piccola squadra’ per gestire la condivisione di licenza, ma tutto lo sviluppo interno è già stato fermato.
LucasArts ha degli uffici a San Francisco e Singapore. Dopo l’acquisto di Lucasfilm, la Disney ha annunciato che nel 2015 arriverà sul mercato un nuovo episodio della saga ‘Star Wars’.