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Apple avrebbe pianificato la produzione di un nuovo iPhone per il secondo trimestre di quest’anno. Il nuovo smartphone – che sarebbe simile per forma e dimensioni all’ultimo iPhone uscito – potrebbe essere pronto per l’estate, riferisce il Wall Street Journal citando fonti vicine all’azienda. Stretto riserbo sulle caratteristiche del nuovo modello: unico rumor che sembrerebbe accreditato, il miglioramento della fotocamera. Prossimo anche il lancio di una nuova versione del sistema operativo iOs, mentre entro la seconda metà di quest’anno, la società potrebbe essere pronta a lanciare il suo primo iPhone low cost: un dispositivo con schermo da 4 pollici e disponibile i diversi colori.
Il lancio di questi due nuovi device è, secondo gli analisti, la prova che Apple starebbe sentendo forte la pressione della concorrenza. La crescita del mercato smartphone nei prossimi anni sarà trainata dai paesi emergenti e la società deve assolutamente produrre un iPhone adatto alle esigenze di questi mercati, così come fa Samsung, che in portfolio dispone di modelli che coprono tutte le fasce di prezzo.
Il Ceo Tim Cook ha più volte ribadito che Apple non produrrà mai nulla che non consideri ‘un grande prodotto’: frase in cui molti hanno letto una smentita alla possibilità di un iPhone low-cost. Ma la società è anche pressata dall’esigenza di rassicurare gli investitori sulle sue potenzialità di crescita: le azioni hanno chiuso ieri in leggera crescita (+0,2%) a 429 dollari, ma ben lontane dal picco di 702 dollari dello scorso settembre.
Si complica, intanto, la battaglia dei brevetti contro samsung: il brevetto di Apple legato alla funzione “bounce back” (quella che permette all’utente di vedere “rimbalzare” la schermata di iPhone e iPad quando scorre fino alla fine di un documento) è stato ritenuto non valido dall’ufficio Usa preposto all’esame dei patent. La decisione potrebbe incidere nelle cause in corso contro Samsung, visto che lo scorso agosto una giuria di un tribunale californiano aveva stabilito che il brevetto (cosiddetto ‘381) era valido e che 21 smartphone della società coreana lo violavano. Anche questa constatazione aveva contribuito alla multa da 1,05 miliardi di dollari comminata a Samsung, poi dimezzata.
La decisione è dovuta al fatto che i progetti Apple erano stati preceduti da un brevetto concesso ad AOL nel 2003 e che copriva una vasta gamma di modi per interagire con una pagina web su un dispositivo touchscreen – anche se i device di riferimento erano i PDA con il pennino invece che gli smartphone.
La domanda di brevetto per AOL era stata presentata dall’ingegnere Luigi Lira e l’ufficio che ha riesaminato il brevetto ha sottolineato nella sua dettagliata analisi tecnica il brevetto di Apple replica esattamente quello precedente.
La decisione dell’ufficio brevetti è considerata ‘finale’ ma può essere soggetta ad appello. L’esistenza di questo precedente rende tuttavia difficile che Apple riesca a far valere le proprie ragioni contro Samsung.