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Vodafone corre in Borsa sulla scia dell’interesse di Verizon e AT&T e traina le telco europee

Europa


I rumors sul possibile interesse di Verizon e AT&T hanno fatto correre il titolo di Vodafone, che è arrivato a guadagnare oltre il 5%.

A favorire gli acquisti sul titolo del colosso britannico della telefonia mobile, le indiscrezioni su una possibile offerta da parte del tandem Verizon Communications-AT&T, che offrirebbero 260 pence per azione, un premium del 40% rispetto all’attuale prezzo.

La notizia è stata rilanciata dal blog Alphaville del Financial Times, secondo cui una tale offerta porterebbe l’enterprise value del gruppo britannico a 245 miliardi di dollari, stracciando il record dell’acquisizione da 182 miliardi di dollari di AOL da parte di Time Warner nel 2000.

Le indiscrezioni, riferisce il quotidiano della City proverrebbero da persone “generalmente affidabili”.

 

L’operazione, gestita da Barclays, sarebbe tuttavia notevolmente complessa: Verizon – riferisce il FT – acquisirebbe il 45% della quota detenuta dal gruppo britannico nella joint venture americana Verizon Wireless. Il restante delle attività di Vodafone al di fuori degli Usa andrebbe ad AT&T.

 

Il mese scorso avevano ripreso quota i rumors sul possibile ‘divorzio’ tra Vodafone e Verizon Communications (Leggi articolo Key4biz), mentre a febbraio il Ceo Vittorio Colao aveva riferito che la società era aperta “a qualsiasi eventualità” sul futuro della joint venture (Leggi articolo Key4biz).

 

AT&T, in sostanza, potrebbe essere “il pezzo mancante del puzzle”: così congegnato, il deal – secondo il giudizio degli analisti di Merrill Lynch – permetterebbe a Verizon Communications e Vodafone di uscire dallo stallo e “dare a tutti quello che vogliono”.

AT&T potrebbe entrare finalmente sui mercati europei – e diventare il maggiore operatore mondiale – e Verizon metterebbe le mani sulla quota non ancora in suo possesso di Verizon Wireless. Entrambi gli operatori ritengono che una partnership renderebbe più probabile l’approvazione dell’operazione da parte dei regolatori e servirebbe a ‘diluire’ i rischi di una simile, imponente operazione.

Per Vodafone, un tale cambio di gestione, equivarrebbe a un ‘premio’ notevole per la quota in Verizon Wireless, senza perdere 20 miliardi di dollari in tasse.

 

Vodafone, con i suoi 403 milioni di clienti, è il secondo maggiore operatore mondiale dietro China Mobile e gestisce attività in diversi paesi in tutto il mondo oltre a una forte presenza in tutta Europa.

 

Un mercato, quello europeo, la cui sovra regolamentazione e stagnazione non sembra preoccupare affatto AT&T. Come spiega il Ceo di Merrill Lynch Randall L. Stephenson, “l’industria è ciclica e l’Europa sta attraversando un ciclo nel quale si presentano alcune attraenti opportunità di business”. E’ stato proprio in un periodo simile, nella metà degli anni 2000, che nacque AT&T Wireless, dall’acquisizione di AT&T da parte di SBC Communications, per un valore di 16 miliardi di dollari (Leggi articolo Key4biz).

 

I rumors hanno per altro trascinato i titoli di tutti i principali operatori tlc europei, penalizzati da oltre un anno dal calo dei ricavi e dalla contrazione dei margini generati dalla crescente competizione: in rialzo anche i titoli di France Telecom, Bouygues, Telecom Italia e Deutsche Telekom.

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