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Cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sulle caratteristiche del super televisore, a cui Apple sarebbe al lavoro da tempo, atteso sul mercato per la fine dell’anno o l’inizio del 2014 (Leggi Articolo Key4biz).
Secondo quanto riporta il blog specializzato in nuove tecnologie DigiTimes, la iTv di Cupertino sarebbe dotata di una risoluzione Ultra HD, connessione internet, comandi che rispondono a voce e movimenti, come un videogioco.
La tecnologia Ultra HD, molto costosa, offre una risoluzione 4 volte superiore al Full HD.
Secondo le fonti, Apple e Foxconn Electronics hanno ampiamente e lungamente discusso sui tempi necessari per soddisfare in fretta la produzione degli schermi, ma al momento non pare che Cupertino abbia ancora deciso a quale fornitore rivolgersi, visto anche che per il 2013 i produttori, la maggior parte dei quali con sede a Taiwan, sono già strapieni di ordini da parte dell’industria cinese.
A questo bisogna anche aggiungere che, gli altri fornitori di Apple in grado di produrre schermi Ultra HD, sono già impegnati a pieno ritmo nella produzione dei display per gli altri dispositivi della ‘Mela’ – iPhone, iPad e mini iPad – per i quali si prevede una forte domanda da parte del mercato in tutto il 2013 (Leggi Articolo Key4biz).
Stando alle indiscrezioni, pare quindi che Apple si stia orientando verso LG Display, per la produzione degli schermi a ultra alta definizione, che sarebbe in grado di produrre il quantitativo necessario entro la seconda metà dell’anno.
Se le trattative con LG andassero in porto, Apple potrebbe essere pronta a lanciare sul mercato, quella che ormai tutti chiamano iTv, prima della Festa del Ringraziamento.
L’iTv di Apple andrebbe a concorrere direttamente con le principali smart tv già in commercio, dove i principali player sono Samsung, LG e Sony. Con Intel e Microsoft che stanno lavorando a progetti simili (Leggi Articolo Key4biz)
L’azienda co-fondata da Steve Jobs ha sicuramente dalla sua parte un ecosistema di contenuti e un App Store fornito e potrebbe avere per le mani già accordi con i broadcaster americani.