eBook, Neelie Kroes: ‘Standard comuni e allineamento IVA per non essere schiacciati dalla concorrenza americana’

di Raffaella Natale |

Scacco ai giganti USA in tre mosse. Ecco le proposte del Commissario Ue alla Digital Agenda.

Unione Europea


Neelie Kroes

“La rivoluzione digitale offre diverse possibilità per questo settore“, ha dichiarato il Commissario Ue alla Digital Agenda, Neelie Kroes, intervenendo all’evento “Il digitale al centro della futura crescita europea“, organizzato da EuropaNova, nell’ambito della Book Fair di Parigi.

“Possibilità che offrono vantaggi per gli amanti dei libri, l’industria e la cultura europea”, ha osservato il Commissario Ue, indicando che il settore della musica comincia a godere di questi vantaggi, dopo un lungo periodo di eccessiva cautela.

“Sono consapevole che alcuni vedono l’avvento del digitale come una minaccia per il settore, ma per me – ha detto la Kroes – il rischio più grande che corriamo è di non riuscire a sfruttare le nuove possibilità“, lasciandoci superare da chi saprà invece guardare avanti, in modo lungimirante e dinamico, “con danno per la nostra economia, la nostra gente e il nostro patrimonio culturale”.

 

L’Europa non sta ancora sufficientemente rischiando in questa direzione. Il Commissario Ue ha ricordato che negli Stati Uniti, gli eBook rappresentano un quarto delle vendite totali di libri mentre in Europa solo in un Paese questa percentuale supera il 2%.

 

Manca ancora, ha osservato, l’innovazione e la creatività a usare i contenuti digitali e ci sono tre modi con cui possiamo accelerare questo percorso, ha suggerito la Kroes.

 

Intanto è necessario disporre di contenuti digitali interessanti. Con Europeana, ha sottolineato la Kroes, è già possibile accedere a più di 26 milioni di opere provenienti da oltre 2 mila istituzioni come biblioteche o archivi.

La Direttiva sulle Opere Orfane offre, inoltre, nuovi strumenti per supportare i contenuti online che devono essere realizzati in tutta Europa. La Francia, per esempio, ha commentato con soddisfazione la Kroes, ha l’ambizioso programma di digitalizzare mezzo milione di libri fuori mercato del XX secolo.

 

In secondo luogo, il Commissario Ue ha indicato l’importanza di “pensare in grande quando si compete con i giganti americani”. Iniziative nazionali frammentate vengono tagliate fuori: “Abbiamo bisogno di pesare a livello europeo per competere nel mondo”.

 

Secondo il Commissario Ue, in questo gli standard possono aiutarci, per esempio, avviando sistemi interoperabili che garantiscano la portabilità degli eBook.

“La maggior parte dei lettori – ha indicato – si aspettano di poter accedere ai propri libri in qualsiasi paese si trovino e da qualsiasi dispositivo, se gli editori europei non sono in grado di soddisfare tali aspettative”, i consumatori sceglieranno diversamente e potrebbero anche rivolgersi alle grandi compagnie americane. L’Europa è alla ricerca di soluzioni transfrontaliere.

 

In terzo luogo, anche le imposte possono fare la differenza. Secondo uno studio globale, il numero dei Paesi che hanno deciso per l’esenzione IVA o per un’aliquota più bassa sugli eBook è aumentato di circa il 50% in tre anni.

Ovunque ma non in Europa, dove ha detto invece la Kroes, dove si continua a ad applicare un’IVA più elevata ai libri digitali anche quando i libri cartacei godono di un tasso ridotto. A riguardo già nel 2010, Key4biz lanciò una campagna nazionale con una petizione per chiedere la riduzione dell’IVA degli ebook, dall’attuale 20% al 4% (Leggi Articolo Key4biz)

 

 

“La Commissione Ue ha l’obbligo di far rispettare il diritto comunitario, ma questo non significa che siamo tutti d’accordo o che pensiamo debba rimanere così”, immutato.

La Kroes ha, quindi, ricordato che le regole sull’IVA stanno per cambiare. Dal gennaio 2015, è, infatti, stato deciso che si adotterà il principio  del ‘paese di destinazione’. Si tratta di una decisione importante per gli eBook, e dal prossimo anno ‘lavoreremo con le librerie per fissare’ delle line guida in merito.

 

Ma la cosa ancora più importante, ha osservato la Kroes, è l’intenzione di allineare le aliquote IVA tra libri di carta e digitali, ma per questo tipo di cambiamento serve l’accordo unanime di tutti gli Stati membri.

Per la Kroes, sarebbe un bene per tutta l’industria editoriale, per il nostro sistema scolastico che prova ad andare verso il digitale, e per rimuovere le distorsioni artificiali del mercato. Sono favorevole a un sistema di tasse coerente e non discriminatorio tra libri di carta e digitali, sulla linea di quanto fa l’OECD.

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