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Editoria: i bambini italiani leggono più della media, ma non bastano a frenare la crisi

Italia


I bambini italiani leggono molto di più della media del nostro Paese e grazie a loro il settore dei libri per ragazzi reagisce meglio alla crisi che riguarda tutto il mercato.

Se in media sono il 46% degli italiani a leggere almeno un libro in un anno, per la fascia 2-5 anni si arriva al 63,3%, per quella 11-14 anni al 60,8% e per quella 15-17 anni al 59,8%.

Con questi buoni dati ci si prepara all’apertura, lunedì 25 marzo, della 50ma edizione della Fiera del Libro per ragazzi di Bologna, anche se le ombre ci sono.

Il settore registra, infatti, per la prima volta nel 2012 una frenata (-6%), anche se decisamente inferiore rispetto alla media del mercato trade del libro (-8%, dati Nielsen per Associazione Italiana Editori – AIE).

 

Antonio Monaco, responsabile del gruppo editori per ragazzi di AIE, ha spiegato che “La crisi non risparmia nessuno, ma per il mercato ragazzi è prevedibile un più rapido attraversamento del tunnel”.

“La nostra forza – ha indicato – sta nel fatto che i ragazzi leggono più degli adulti. E’ in questa fase della vita che se si semina, si semina bene per sempre: la vera sfida che ci attende è dunque quella di accrescere ulteriormente lo sviluppo della lettura nei primi anni di vita e poi di saperlo conservare“.

 

Vanno in questa direzione le iniziative in Fiera, da Bookfaces a Facce da libri, sino alla nuova campagna per le biblioteche che sarà lanciata proprio a Bologna e partirà a maggio in tutta Italia.

 

Il settore, secondo i dati dell’Ufficio studi AIE, vale 200 milioni di euro con 184 editori attivi e 5.164 titoli pubblicati per oltre 33 milioni di copie stampate.

 

 

Programma della Fiera del libro per ragazzi Bologna

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