Italia
Uno degli obiettivi primari della Digital Agenda europea è quello di portare la banda larga a tutti i cittadini europei entro il 2020. Le connessioni internet superveloci, sono, infatti, un requisito fondamentale per una crescita economica forte, per la creazione di nuovi posti di lavoro e prosperità, ma anche per garantire che gli utenti possano accedere a tutti i servizi che una società completamente digitalizzata è in grado di offrire. Purtroppo, però, spesso le condizioni orografiche o di altra natura tecnica ed economica rendono difficilmente raggiungibili alcune aree geografiche. Il satellite si presenta sempre più come la soluzione, perché è in grado di arrivare ovunque, anche nelle zone più impervie e assicurare la piena copertura e con essa il superamento del digital divide.
Il prossimo 23 aprile a Bruxelles, il consorzio SABER (Satellite Broadband for European Regions), guidato da CSI Piemonte, composto da 26 partner tra cui Eutelsat, SES Broadband Services e Astrium, provenienti da 13 Paesi dell’Europa occidentale e orientale, pubblicherà una serie di direttrici da sottoporre all’attenzione delle autorità locali e regionali per lo sviluppo e il finanziamento d’internet via satellite.
La mission è quella di andare in aiuto, grazie a servizi satellitari di alta qualità, di 10 milioni di abitazioni europee attualmente in digital divide.
Internet via satellite risponde, infatti, efficacemente ai bisogni di questi cittadini non in condizione d’essere serviti, in linea con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea.
Stefano Agnelli, Direttore Affari istituzionali europei di Eutelsat, ha dichiarato che “L’accesso alla banda ultra larga è fondamentale per la crescita delle aziende europee, per l’istruzione e il sociale. Tuttavia 10 milioni di case europee sono ancora oggi prive di collegamento, specie nelle zone rurali”.
“L’Italia – ha precisato Agnelli a Key4biz – è vicina alla media EU27 in termini di copertura totale della banda larga fissa (in rapporto alla percentuale di popolazione raggiunta dal servizio), ma è al di sotto della media per la penetrazione. L’argomento è, quindi, ancora più importante e urgente in Italia”.
“La banda larga via satellite è una soluzione rapida e competitiva – ha aggiunto Agnelli – già disponibile e destinata ad aiutare i cittadini privi d’accesso internet”.
“Il ruolo di SABER consiste nell’apportare il proprio sostegno alle autorità regionali che desiderano beneficiare di quest’aiuto e consigliarli sui modi più efficaci per sviluppare la tecnologia satellitare a servizio delle loro comunità”.
“Questo progetto – ha concluso Agnelli – si basa sull’esperienza dei nostri 26 partner tanto in materia di sviluppo di soluzioni a banda larga che di attuazione dei programmi di finanziamento pubblico. Esorto tutte le autorità regionali della Ue incaricate dello sviluppo delle reti digitali a impegnarsi con noi in questo progetto”.
Tra i 26 partner, ha indicato Agnelli, per l’Italia sono presenti, oltre a CSI-Piemonte, anche CNR-IREA, Lepida, Toscana Spazio, Regione Abruzzo e Skylogic.
“Il progetto SABER – ha spiegato a Key4biz Davide Zappalà, presidente di CSI Piemonte – conferma il ruolo di leader nell’innovazione di CSI, anche in Europa, grazie all’esperienza acquisita con l’impiego di servizi satellitari e del Programma WI-PIE per lo sviluppo regionale della banda larga”.
“Stiamo assistendo – ha detto Stefano de Capitani, Direttore generale di CSI – a una crescente consapevolezza dell’importanza dell’Agenda digitale a livello europeo e nazionale e perciò le attuali iniziative sono volte a consentire di fare un salto in avanti nel rapporto tra Pubblica Amministrazione, cittadini e aziende attraverso un uso corretto delle moderne tecnologie”.
Il progetto europeo SABER, attivo da novembre 2012 per una durata di due anni, è finanziato dalla Commissione Ue nell’ambito di una rete tematica sul “Contributo della larga banda satellite alla copertura di 100% dell’UE“.
L’obiettivo è di condividere le best practices nell’uso dei fondi e di elaborare delle linee guida per il procurement e il finanziamento della banda larga via satellite, e successivamente di diffondere queste informazioni alle regioni europee attraverso vari mezzi, tra cui una serie di incontri periodici (ogni trimestre) con gli operatori pubblici, anche al di là dei partners del progetto.
Il primo workshop del progetto SABER si è tenuto a Cork il 19 febbraio scorso, all’occasione della presidenza irlandese dell’UE. Erano presenti i rappresentanti di 21 autorità regionali ed organismi istituzionali e privati che sostengono lo sviluppo della banda larga, come anche altri attori europei impegnati nella lotta al digital divide come Philippe Lefebvre, della Direzione generale Connect della Ue, e Roya Ayazi, Segretario generale di NEREUS (Network of European Regions Using Space technologies).