Aumentano le famiglie americane ‘zero tv’: vince il video streaming, soprattutto tra i giovani

di Raffaella Natale |

Quest’anno, secondo Nielsen, già 5 milioni di americani hanno abbandonato la tv tradizionale. Le ragioni? Risparmio e offerta più ampia.

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Quanti sono gli americani che non guardano più la tv tradizionale, perché preferiscono il video streaming?

Stando al Rapporto Nielsen, ‘Zero Tv household’, quest’anno oltre 5 milioni hanno ‘tagliato il cavo’ contro i 3 milioni del 2007.

Segno che oltreoceano continua la tendenza ad abbandonare la Tv lineare, anche se si tratta al momento di una piccola fetta di americani. Il 95% continua, infatti, a preferire la ‘classica’ Tv e anche tra i cord-cutting’ il 75% possiede almeno un televisore e spesso lo usa per i videogiochi, guardare i Dvd e andare in internet.

 

Un trend ancora lento in Italia sebbene il Bel Paese, secondo uno studio di Rovi, si piazzi al primo posto nel mondo per il video streaming da dispositivi mobili (Leggi Articolo Key4biz).

 

Tornando all’America, le famiglie ‘zero tv’ potrebbero essere quelle che semplicemente preferiscono guardare i contenuti video su un’altra piattaforma. Secondo Nielsen, il 37% lo fa, infatti, dal pc, il 16% via internet, l’8% da smartphone e il 6% da tablet. Una delle ragioni per le quali la Tv tradizionale resta regina incontrastata nel salotto di casa è perché i servizi on-demand, come Netflix o Hulu, non sono ancora in grado di proporre un’offerta varia e ampia come i palinsesti televisivi. In ogni caso, il 23% degli abbonati di Netflix ha disdetto l’abbonamento alla Tv via cavo.

 

Un ostacolo al quale le nuove media company della rete stanno cercando di porre rimedio, investendo sempre più in contenuti originali.

 

I numeri sono ancora piccoli, ribadisce Nielsen, ma interessanti perché indicano come si sta muovendo il mercato. Importante osservare che a essere messo in discussione non è il ‘mezzo’ ma il nuovo ruolo del telespettatore, che adesso preferisce interagire con i contenuti e magari costruirsi un palinsesto su misura dei propri gusti e dei propri orari.

 

Altro dato sul quale riflettere: le famiglie cosiddette a ‘zero Tv’ sono soprattutto le più giovani, quasi la metà con meno di 35 anni. L’85,5% di questi sono non ispanici, l’80,9% non ha figli.

 

Per Nielsen, questa tendenza è anche una risposta alla crisi economica. Il 36% dei ‘cord-cutting’ ha fatto questa scelta per risparmiare, mentre il 31% per la mancanza di contenuti interessanti.

Internet offre, infatti, la varietà: non solo, quindi, la possibilità di vedere in streaming programmi o film televisivi, ma anche di usare piattaforme come YouTube, i social network, video-chatting, Tumblr, mobile gaming o comunque l’accesso a una gran mole di notizie o intrattenimento.

 

E’ ovviamente interessante per l’industria seguire le nuove tendenze e nei piani di Nielsen c’è l’introduzione di nuovi strumenti per analizzare i comportamenti degli utenti con la Tv tradizionale o con altri dispositivi, ma soprattutto misurare lo streaming su Netflix o altre piattaforme offerte dagli OTT, dai quali ottenere indicazioni preziose sulle future evoluzioni del mercato media.

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