.book, editori italiani contro Amazon e Google: ‘Assegnare il dominio a un soggetto privato, pericoloso e anti-competitivo ‘

di Raffaella Natale |

Aie e Fep hanno inviato una richiesta formale all’ICANN contro la possibile assegnazione in via esclusiva del dominio .book a un singolo soggetto: ‘Si rischiano gravi danni all’intera industria del libro’.

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Anche gli editori italiani sono scesi in campo a difesa del dominio .book. dopo che è circolata la notizia che alcune tra le principali web company (Amazon e Google in primis) abbiano depositato la richiesta all’ICANN (l’ente incaricato di assegnare i domini internet di primo livello) di registrare un enorme numero di domini contesi, come appunto .book, ma anche .author, .news, .shop. Amazon è in lista per 76 domini, Google per ben 101, molti dei quali sovrapposti a quelli di Amazon.

 

L’AIE e la Federazione europea degli editori (FEP) si sono mobilitate e il 6 marzo hanno mandato una lettera di protesta formale.

La ragione di fondo è che ritengono potenzialmente pericolosa (e senz’altro anti competitiva) l’assegnazione a un solo soggetto, per altro privato, della disponibilità del dominio .book.

Per l’AIE, questi domini possono, infatti, essere utilizzati soltanto da soggetti stabiliti nello Stato corrispondente; quelli generici sono stati storicamente resi disponibili a particolari classi di utilizzatori, senza tenere conto della loro sede, ma considerando soltanto le loro peculiarità.

I domini in attesa di essere aggiudicati hanno carattere esclusivo: non possono essere utilizzati da altri se non da chi ne ha ottenuto (ovvero pagato) la registrazione.

 

“E’ nostra opinione – si legge nella lettera – che permettere a entità commerciali di registrare questi domini e consentire loro di usarli come proprietari esclusivi causerebbe gravi danni all’intera industria del libro (…). Visto che internet è un mezzo così istituzionale siamo molto preoccupati che l’identificazione tra questi Top Level Domains e un loro possibile unico proprietario possa fuorviare il consumatore“.

 

È di tutta evidenza, spiega l’Associazione italiana editori, che ove il dominio .book fosse assegnato, ad esempio, ad Amazon, la società guidata da Jeff Bezos potrebbe godere del vantaggio di dominare incontrastata tutto l’insieme degli indirizzi Internet con suffisso .book,  “identificando” tout court Amazon e “concetto di libro”.

 

A testimonianza della pericolosità della situazione che si potrebbe creare, l’ICANN, avendo recepito le segnalazioni dei soggetti interessati, attende osservazioni da parte dei vari Paesi da far pervenire attraverso il Governmental Advisory Committee.

 

La richiesta di AIE e FEP rivolta a ICANN è che un dominio come .book sia prudentemente assegnato ad un soggetto imparziale che ne garantisca l’accesso a chiunque lo desideri, a parità di condizioni.

 

Al momento l’ICANN non ha ancora deciso a chi assegnare i domini controversi e ha dato altro tempo, fino al 13 marzo a mezzanotte, per depositare eventuali contestazioni.

Anche l’Association of American Publishers e l’Authors Guild hanno inviato una lettera all’ICANN, palesando i timori di un’eventuale assegnazione del dominio e.book ad Amazon, ritenuto ‘contrario agli interessi pubblici’.

 

Le due associazioni hanno parlato anche di competizione sleale. Posizione condivisa da uno dei principali concorrenti di Amazon, Barnes & Noble, per il quale una simile assegnazione “soffocherebbe la concorrenza nel settore della vendita dei libri e nell’editoria“.

Barnes & Noble arriva a parlare di minaccia per la libertà d’internet con gravi conseguenze per gli utenti di tutto il mondo.

 

Per maggiori informazioni:

Lettera di AIE e FEP all’ICANN

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