Cebit, Angela Merkel: ‘Nessuna crisi per la Germania, l’IT crescerà del 5%’

di Raffaella Natale |

Al grande Salone hi-tech di Hannover, la Cancelliera ha parlato di come social media e nuove tecnologie hanno modificato il concetto stesso di lavoro.

Germania


Angela Merkel

La Germania non ha alcun dubbio: nell’industria hi-tech, così come in quell’automobilistica o aeronautica, lo Stato è forte. E nei discorsi di apertura del CeBit di Hannover la parola non è mai stata pronunciata. Lo slogan è: share economy.

Il presidente della potente federazione Bitkom, Dieter Kempf, ha anzi parlato di una crescita per il mercato dell’Information Technology di circa il 5%.

Nessuna obiezione, tutti vogliono credere nella ripresa ed è forse proprio questo il segreto del successo dell’economia tedesca, la forte convinzione collettiva di potercela fare.

 

Quest’anno ad Hannover sono attese oltre 400 mila visitatori, dopo la leggere flessione degli anni precedenti, e ci sono più di 3.500 espositori per questo salone dell’hi-tech che resta tra i più frequentati del mondo.

Per questa edizione Il Paese partner è la Polonia che conta almeno 56 mila aziende ICT e registra un tasso di crescita che supera il 5%.

 

­­Nel suo discorso la cancelliera Angela Merkel, giunta da Berlino per presenziare all’evento, ha parlato a favore dei cambiamenti tecnologici: “Il nostro luogo di lavoro sta profondamente cambiando per via delle interazioni tra uomini e macchine e dell’arrivo di internet delle cose. Cambierà la dimensione sociale delle relazioni. Oggi l’individuo può ricevere grosse quantità d’informazioni, ma tutto ciò non è senza conseguenze sulla società. Bisogna fare le giuste valutazioni in termini di sicurezza, tutela della privacy e condivisione, compresi i social network: share economy”.

 

La Merkel ha anche sottolineato che il mondo IT s’è aperto notevolmente, consentendo la condivisione a diversi livelli: conoscenza, competenze ed esperienza anche nella dimensione sociale. La formazione dovrebbe essere al centro delle preoccupazioni, tanto più che la Germania ammette il proprio deficit di ingegneri IT, al punto d’aver aperto centri d’assunzione anche in Spagna.

 

Per evidenziare simbolicamente l’apertura del Cebit, la Merkel ha azionato un robot a sei ruote, una fedele riproduzione di Bridget, il robot Rover spedito su Marte.

 

Questa 27a edizione è all’insegna, quindi, della condivisione: risorse, esperienze, conoscenze e nuove forme di collaborazione.

La share economy ha un’influenza decisiva sui processi all’interno delle imprese, visto anche che la crescente popolarità dei social media.

 

Il salone si articola in quattro temi: CeBit Pro (aziende IT), Cebit Gov (enti e comunità), Cebit Lab (industria digitale e ricerca universitaria) e Cebit Life (vita digitale).

Ma sono previste grandi discussioni intorno a un altro argomento di rilievo: il nuovo concetto di posto di lavoro, ufficio virtuale che mette insieme gli usi professionali e privati a prescindere dal device utilizzato. E’ il trionfo del cloud che ti consente di collegarti da qualunque posto ti trovi ai tuoi documenti di lavoro, ma anche del MDM (Mobile Device Management).

 

Riflettori puntati anche su Big Data sul quale il celebre istituito Fraunhofer avvierà lo Studio AIS (Intelligent Analysis and Information Systems) per conto del Ministero dell’Economia e delle Tecnologie.

Questo programma si articolerà in tre fasi: Studio internazionale sullo stato dell’arte; questionario online a cura delle principali aziende tedesche coinvolte; workshop con esperti del settore.

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