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“E’ fatta. Telecom cede La7 a Urbano Cairo”. Con questo tweet, il giornalista Gad Lerner annuncia il raggiungimento dell’accordo per la cessione dell’emittente televisiva a Cairo Communication.
Accordo confermato quindi, ai microfoni di Radio 24, anche da diretto interessato, Urbano Cairo che ha affermato: “Mi sono preso una bella patata bollente”.
Il via libera all’offerta del patron del Torino Calcio è stato sancito dal Cda di Telecom Italia Media, riunitosi questa mattina per approvare i risultati 2012 e il piano industriale 2013-2015, e durato circa tre ore.
Quanto ai dettagli finanziari dell’intesa, Telecom Italia Media informa in una nota che l’accordo prevede il riconoscimento alla società “di un corrispettivo pari a 1 milione di euro” e che, “prima del trasferimento della partecipazione, La7 sarà ricapitalizzata per un importo tale per cui la Società avrà, a quella data, una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 milioni di euro”.
“Tale ricapitalizzazione contribuirà altresì a raggiungere il livello di patrimonio netto concordato, pari a 138 milioni di euro”, informa ancora il gruppo, aggiungendo che gli accordi prevedono inoltre la sottoscrizione di un contratto di fornitura di capacità trasmissiva di durata pluriennale tra La7 e Telecom Italia Media Broadcasting.
“L’operazione – sottolinea ancora la nota – permette a Telecom Italia Media di terminare il sostegno finanziario a favore di La7, mantenendo al contempo all’interno del proprio perimetro l’operatore di rete Telecom Italia Media Broadcasting”.
Nell’ambito dell’operazione, Telecom Italia si è quindi impegnata a rinunciare al momento dell’intervenuta sottoscrizione del contratto di cessione a crediti finanziari vantati nei confronti di Telecom Italia Media per un importo complessivo pari a 100 milioni di euro.
Quanto ai risultati finanziari, i ricavi consolidati del Gruppo nel 2012 sono stati pari a 222,7 milioni di euro, in diminuzione di 15,5 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (238,2 milioni di euro) a causa della contrazione dei ricavi di La7 (-15,7 milioni di euro; dei minori ricavi del gruppo MTV (-18,6 milioni di euro); dell’incremento del fatturato dell’Operatore di rete TIMB (+20,2 milioni di euro).
L’EBITDA è negativo per 44,4 milioni di euro, in peggioramento di 71,7 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (positivo per 27,3 milioni di euro), che includeva l’indennizzo pari a 20,5 milioni di euro per la risoluzione anticipata del contratto di Competence Center.
Su tale risultato incide inoltre il significativo incremento dei costi di palinsesto di La7 – per una programmazione arricchita dal lancio di nuovi programmi e nuovi volti di rete – e la flessione dell’EBITDA di MTV.
L’EBIT e il Risultato Netto risentono dei risultati dell’impairment test effettuato al 31 dicembre 2012 che ha comportato una svalutazione complessiva di 156,7 milioni, di euro di cui 105,3 milioni di euro relativo all’avviamento e 51,4 milioni di euro relativo agli asset di La7. In particolare è stato svalutato il valore di avviamento attribuito all’Operatore di Rete TIMB per 70,0 milioni di euro, a MTV per 23,1 milioni di euro, a La7 per 12,2 milioni di euro.
In conseguenza di tale svalutazione dell’avviamento, l’EBIT è pari a -262,7 milioni di euro, in diminuzione di 174,6 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011 (-88,1 milioni di euro).
L’indebitamento finanziario netto è pari a 260,1 milioni di euro, in aumento di 121,4 milioni di euro rispetto a fine 2011 (138,7 milioni di euro).
Riguardo invece il piano industriale 2013-2015, in seguito alla cessione di La7 e La7d, il Gruppo Telecom Italia Media concentrerà la propria strategia di sviluppo sull’attuazione di iniziative che riportino il Gruppo all’efficienza e alla redditività.
In particolare il nuovo Piano fissa i seguenti obiettivi per MTV: focalizzazione sul settore FTA dopo la cessione avvenuta a fine 2012 dei canali satellitari considerati non-core a Viacom; maggiore attenzione all’intrattenimento e significativi investimenti in contenuti e comunicazione con lo scopo di incrementare i risultati in termini di audience share; controllo dei costi con l’obiettivo di tornare ad un EBITDA positivo.
In relazione a Telecom Italia Media Broadcasting gli obiettivi sono: mantenere l’attuale livello di occupazione di banda (98%), consolidando la propria base clienti e mantenendo un elevato livello di customer satisfacion; incrementare l’offerta di servizi aggiuntivi alla propria clientela; controllo dei costi e riduzione degli investimenti a circa 4 milioni di euro l’anno, visto il completamento del piano di digitalizzazione.
Infine, la holding TI Media focalizzerà i propri obiettivi sull’efficienza attraverso un importante programma di riduzione dei costi principalmente basato sul contenimento dei costi esterni e sulla razionalizzazione delle strutture di staff.
Sulla base delle assunzioni formulate, per il triennio 2013-2015 il Gruppo Telecom Italia Media prevede ricavi in crescita a un tasso medio annuo del 11% circa; EBITDA in crescita a un tasso medio annuo del 36% e EBITDA Margin del 33% circa a fine 2015.
Investimenti in diminuzione: nei tre anni di Piano saranno circa 35 milioni di euro.
Generazione di cassa di circa 50 milioni di euro in tre anni e Target di Net-cash flow positivo a partire dal 2014. Riduzione dell’indebitamento finanziario netto. (a.t.)