Svezia
La Tv pubblica svedese, Sveriges Television, ha iniziato gradualmente a introdurre il canone anche per i proprietari di tablet, Pc e altri dispositivi connessi in rete.
Il canone per i servizi radiotelevisivi pubblici, in Svezia, si attesta a 173 corone al mese (circa 20,5 euro), per complessivi 246 euro, contro i 113,5 pagati in Italia.
Sotto pressione per la crescente concorrenza dei servizi web based come Netflix (che costa 79 corone al mese, circa 9,5 euro) e HBO di Time Warner, il servizio pubblico svedese cerca così di estendere le proprie maglie anche ai possessori di tablet e smartphone, che hanno fin qui aggirato il pagamento del canone con la scusa di non possedere il televisore – come avviene spesso anche in Italia, dove il canone è la tassa in assoluto più evasa.
Il Wall Street Journal, riporta le dichiarazioni di Johan Gernandt della Radiotjänst, la società che si occupa della raccolta del canone, secondo cui al momento sono veramente poche le famiglie che usano solo lo smartphone o altri dispositivi connessi al web per accedere ai servizi radiotelevisivi, perciò non ci saranno molte persone che dovranno pagare il nuovo balzello.
“Nove su 10 già pagano il canone, quindi non si arrabbieranno”, ha affermato, anche se sul web già la protesta è montata, come è successo anche in Italia lo scorso anno, quando la Rai, appellandosi a un decreto regio del 1938, chiedeva a imprese e cittadini con partite IVA di pagare un canone speciale legato al possesso di dispositivi Web based. Richiesta poi ritirata (Leggi articolo Key4biz).
Grazie a modifica legislativa apportata nel 2007, la Svezia ha fatto in modo che il canone fosse ‘tecnicamente neutro’, non indicando la Tv quale dispositivo privilegiato per la ricezione del servizio, proprio per via dei rapidi progressi tecnologici.
I dipendenti di Radiotjänst hanno iniziato a contattare telefonicamente i 350 mila svedesi che non pagano il canone per chiedere loro se possiedono qualche altro dispositivo da cui accedono ai contenuti via web.
In Danimarca, dove la Tv pubblica non trasmette pubblicità e il canone costa circa 303 euro, la tassa è pagata anche da chi possiede dispositivi per la connessione al web.