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Questo matrimonio s’ha da fare, la Silicon Valley scende in campo accanto agli omosessuali

Stati Uniti


Nichi Vendola ne sarebbe stato felice, ma è successo negli Stati Uniti, e non in Italia, che 200 aziende della Silicon Valley siano scese in campo per chiedere alla Corte Suprema di revocare il ‘Defense of Marriage Act’ che definisce il matrimonio esclusivamente come unione tra uomo e donna.

Microsoft, Apple, Google, Starbucks, Amazon e Thompson Reuter, giusto per citarne qualcuna, hanno deciso di protestare con questa legge federale che impedisce alle coppie omosessuali di avere gli stessi diritti di quelle etero.

 

La mobilitazione di queste grandi compagnie anticipa quella di un gruppo di dipendenti, alcuni delle stesse società, i quali presenteranno alla Corte un documento che mette in discussione un’altra legge, la Proposition 8 della California, che vieta le unioni gay.

 

Nel documento presentato dalle aziende, si sostiene che il ‘Defense of Marriage Act’ costringa i datori di lavoro a riservare un trattamento diverso ai loro impiegati a seconda se siano sposati con una persona dello stesso sesso o meno.

“La legge – riporta una nota – impone alle aziende di discriminare, a volte andando contro la loro stessa policy aziendale, quando di tratta di materia d’assicurazione sanitaria e altri benefit”.

 

Già in passato Google aveva fatto pressione sui governi con l’iniziativa Legalize Love, sicuramente per l’importanza di questo tema sociale, ma anche perché il mancato riconoscimento di diritti, con dipendenti gay che si spostano per il mondo senza veder riconosciuta la loro unione in molti paesi, può incidere sulle possibilità di business dell’azienda.

 

Ma anche Facebook è stato un antesignano, riconoscendo le coppie gay e creando sulla bacheca più famosa del mondo un’apposita icona per le persone dello stesso che si dichiarano sposate. La loro unione viene contrassegnata da un apposito simbolo sul profilo, composto da due uomini o due donne (Leggi Articolo Key4biz).

Sempre lo scorso anno, la società di Mark Zuckerberg aveva lanciato anche l’opzione di relazione non matrimoniale, come la convivenza e le unioni civili.

Il social network ha stretto pure una partnership con l’organizzazione ‘Glaad‘ che si occupa di contrastare le molestie e il bullismo contro persone omosessuali (Gay and Lesbian Alliance Against Defamation).

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