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Google pronta a lanciare sul mercato un servizio di musica su modello di Spotify? Al Mobile World Congress di Barcellona, Jamie Rosenberg, responsabile di Google Play, ha preferito glissare.
“Ho letto anch’io queste indiscrezioni“, ha detto ai giornalisti, “ma non ho niente da dichiarare“, aggiungendo che il marketplace della compagnia “è ancora agli albori“.
Molti giornali hanno, infatti, riportato i rumors del Financial Times e di Bloomberg che riferivano dell’imminente arrivo sul mercato di un’offerta di musica in streaming e gratuita.
Secondo il FT, l’azienda sarebbe già in trattative con le case discografiche su un tipo di contratto simile a quello proposto per YouTube.
Il quotidiano britannico arrivava addirittura a parlare di una data di lancio, prevista per la prossima estate.
A Barcellona l’azienda ha smentito anche la notizia della prossima apertura di negozi col proprio brand in tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti, su modello di quelli di Apple e Microsoft.
“Non abbiamo bisogno di alcun Google Store“, ha dichiarato Andy Rubin, responsabile di Android, riferendo ai giornalisti che la compagnia non ha alcun piano di questo tipo anche perché non ce n’è l’esigenza.
“Gli utenti – ha spiegato – possono trovare tutte le informazioni che vogliono sui nostri prodotti leggendo le recensioni online o parlando con altri clienti”.
La forza d’internet e il tam-tam, stando a quanto dice Rubin, non rendono più necessario aprire negozi fisici.
Il manager ha, tra l’altro, sottolineato che l’attività prodotta da Google con la gamma Nexus è ancora limitata, per giustificare l’apertura di store monomarca.
L’indiscrezione sull’apertura dei negozi con marchio Google era stata riportata la scorsa settimana dal sito 9to5Google.com, che citava una ‘fonte attendibile’ (Leggi Articolo Key4biz).