I tablet non sono una ‘moda’: in Europa diffusione quadruplicata in 5 anni. Italia al 3° posto

di Alessandra Talarico |

L’utilizzo prevalente di questi dispositivi è quello ‘domestico’: il 62% delle persone intervistate lo usa in salotto; il 45% in camera da letto. I più lo usano per navigare in internet, controllare le email, visitare i social network, guardare foto e vid

Europa


Tablet

Entro il 2017 si quadruplicherà il numero di europei in possesso di un tablet. A indicarlo è uno studio Forrester, che parla di ‘crescita spettacolare’ e ricorda che già oggi un europeo su sette ne possiede uno.

L’indagine è stata condotta su un campione di oltre 13 mila consumatori tra Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia.

 

“La percentuale di adulti che possiede un tablet passerà dal 14% del 2012 al 55% nel 2017”, sottolinea Forrester. Complessivamente, dunque, il numero di utenti passerà da 33 milioni a 147 milioni. Numeri che evidenziano, secondo gli analisti, come quella dei tablet non possa essere considerata soltanto una ‘moda passeggera’.

 

In base alla percentuale della popolazione online, i Paesi Bassi si piazzano al primo posto con il 20% di penetrazione dei tablet nello scorso anno, seguiti da Spagna (18%), Italia (16%), Regno Unito (15%). La Francia si colloca in basso con solo il 9%.

 

Il successo dei tablet è particolarmente evidente nella fascia d’età 18-24 anni: una persona su 4 in questa fascia ne possiede uno. Ma anche gli over 65 dimostrano di apprezzare questi dispostivi: ce l’ha uno su sei.

 

L’utilizzo prevalente di questi dispositivi è quello ‘domestico’: il 62% delle persone intervistate lo usa in salotto; il 45% in camera da letto. I più lo usano per navigare in internet, controllare le email, visitare i social network, guardare foto e video.

Questo anche a conferma di un altro studio recente, condotto da Cisco, secondo cui il 90% dei ragazzi della ‘generazione Y’ controlla mail, i messaggini e i social network, spesso prima alzarsi dal letto.

 

A differenza degli smartphone, sottolinea ancora lo studio Forrester, i tablet generano meno senso di ‘possessività’: il 63% delle persone sposate o che convivono lo condividono col partner e un terzo dei genitori lo condivide coi figli.

Questo, conclude Forrester, “rende il tablet un dispositivo molto più ‘social’ dello smartphone che è invece uno strumento molto più personale e intimo”.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz