Dal 1° Gennaio 2013 l’Italia è passata all’LTE, aprendosi alla banda larghissima mobile. Una grande opportunità e una possibilità di sviluppo per l’Italia, anche se rimangono alcune criticità legate, ad esempio, alle interferenze tra le frequenze a 800 MHz e le trasmissioni Tv.
In alcune zone coperte dai sistemi di trasmissione dati LTE, si possono infatti verificare interferenze che impediscono la corretta ricezione del segnale TV: disturbi dovuti al cambio della destinazione d’uso della banda 800 MHz che da televisiva è stata assegnata ai sistemi di telefonia mobile in seguito ad una gara pubblica.
Criticità che possono essere superate anche grazie alle tecnologie satellitari, che non solo svolgono un ruolo complementare e di supporto alle reti terrestri per favorire la diffusione delle connessioni ultrabroadband ma garantiscono anche, attraverso la tv satellitare, la visibilità dei canali televisivi in qualsiasi zona del Paese.
“Grazie alla sua versatilità, il satellite ha dimostrato la sua vocazione democratica vincendo la battaglia sul fronte del Digital Divide e allargando i confini del mondo del broadcasting”, ha spiegato l’Amministratore Delegato di Eutelsat Italia, Renato Farina, al Forum di aggiornamento sull’LTE organizzato da All Digital in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Marconi e Iplab.
“Si tratta di un importante processo di transizione – ha aggiunto Farina – dove la tecnologia satellitare svolge ancora una volta un ruolo complementare e di supporto delle reti terrestri per la diffusione delle connessioni superveloci sull’intero territorio. Viste le caratteristiche orografiche del nostro Paese – ha concluso – non è un obiettivo facile. Per questo siamo disponibili e onorati di offrire aiuto concreto a TV e operatori per affrontare la nuova sfida”. (a.t.)