iPhone: Gradiente soffia a Apple i diritti sul marchio in Brasile. Nuova causa in vista?

di Alessandra Talarico |

Gradiente ha richiesto il marchio nel 2000 e gli è stato assegnato nel 2008, insieme al diritto d’uso per 10 anni.

Brasile


iPhone

Apple si è vista rifiutare dal regolatore brasiliano la registrazione del nome iPhone nel paese, perchè il marchio è già di proprietà della IGB Eletrônica, meglio conosciuta col nome di Gradiente, che lo ha depositato nel 2000.

Potrebbe dunque profilarsi un nuovo costoso contenzioso come quello che ha opposto il gruppo californiano alla società Proview, proprietaria in Cina del marchio iPad.  Per avere il diritto esclusivo ad utilizzare la denominazione ‘iPad’ e continuare a vendere il suo tablet nel paese, Apple ha dovuto infatti pagare 60 milioni di dollari.

 

A differenza che negli Usa, in Brasile la proprietà del marchio è assegnata a chi lo registra prima, a prescindere da chi lo utilizza per primo o da chi porta maggior valore e riconoscimento al brand.

Gradiente ha richiesto il marchio nel 2000 e gli è stato assegnato nel 2008, insieme al diritto d’uso per 10 anni.

 

Anche in questo caso, Apple ha contestato la decisone dell’ufficio brevetti (INPI), sottolineando che Gradiente, pur avendo depositato il marchio molto prima, non lo ha usato entro i 5 anni dall’ottenimento del diritto ad usarlo, come previsto dalla legge brasiliana.

La società, infatti, ha presentato lo smartphone “IPHONE Neo One” solo a dicembre, poche settimane prima della scadenza dei termini massimi e il dispositivo può essere acquistato solo sul sito del gruppo e in un centro commerciale di San Paolo.

 

Ora Gradiente ha due mesi di tempo per dimostrare di aver usato il marchio nei tempi stabiliti dalla legge. Nel frattempo l’INPI ha assegnato a Apple il marchio iPhone in altre categorie come lo sviluppo software e l’abbigliamento.

  

Se l’ufficio brevetti dovesse respingere il ricorso di Apple, la società potrebbe prepararsi non tanto a ritirare dal mercato i suoi smartphone, quanto a un nuovo contenzioso in tribunale per violazione di proprietà intellettuale. Un nuovo processo lungo e costoso.

 

Il Brasile è uno dei mercati considerati a maggiore crescita nei prossimi anni: secondo IDC entro il 2016 sarà il quarto al mondo per vendite di dispositivi mobili.

 

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