Vodafone: in Italia vola internet mobile. Confermati gli obiettivi, la Borsa premia

di Alessandra Talarico |

‘Pesante’ la condizione dei mercati sud europei, che condizionano la trimestrale del gruppo. Il trimestre della divisione italiana, in particolare, risente ancora della crisi, della forte pressione competitiva e dell’impatto della riduzione delle tariffe

Italia


Paolo Bertoluzzo

Nonostante le condizioni penalizzanti dei mercati del Sud Europa, che hanno condizionato i risultati del terzo trimestre dell’esercizio 2012-13, Vodafone ha confermato gli obiettivi annuali e la notizia ha avuto un impatto positivo sul titolo, che guadagna in Borsa circa il 2%.

 

Nel periodo chiuso a fine dicembre la società ha registrato un fatturato di 11,39 miliardi di sterline, superiore alle attese degli analisti anche se in calo del 2% per via “delle difficili condizioni del mercato” nei Paesi dell’Europa meridionale, dove i ricavi sono scesi del 17% a 2,34 miliardi, mentre nel Nord Europa il fatturato è aumentato del 5,9% a 4,83 miliardi. Ancora più consistente la crescita nei mercati emergenti, con l’India che cresce del 9% e la Turchia del 18,4%.

I ricavi rettificati del settore servizi sono diminuiti del 2,6% su base comparabile a fronte di un calo atteso del 2,4% (-1,4% nel secondo trimestre). Per l’intero esercizio comunque, Vodafone prevede di raggiungere un margine operativo rettificato nella parte alta della forchetta compresa tra 11,1 miliardi e 11,9 miliardi di sterline. Gli analisti puntano su un risultato pari a 11,6 miliardi. il cash flow dovrebbe attestarsi nella parte bassa della forchetta compresa tra 5,3-5,8 miliardi.

 

In Italia, nello specifico, il terzo trimestre si è chiuso con ricavi da servizi pari a 1,706 milioni di euro, segnando un calo organico del 9,3% (-13,8% includendo l’impatto delle terminazioni). Continua tuttavia sostenuta, nel nostro paese, la crescita di Internet mobile (+24%) grazie alla continua diffusione di smartphone su rete Vodafone (che hanno raggiunto quota 7,8 milioni).

I ricavi dati hanno quindi registrato una crescita del 3% a 279 milioni di euro, mentre quelli da rete fissa sono stati di 212,6 milioni di euro, per numero totale di clienti di rete fissa pari a 2.565.000, di cui 1.704.000 clienti Adsl.

I volumi totali di traffico voce sono cresciuti del 6,6% a 16,4 miliardi di minuti

 

Il trimestre della divisione italiana, sottolinea una nota, “…risente ancora di un contesto macroeconomico difficile che ha determinato una minore propensione ai consumi, della forte pressione competitiva e del crescente impatto della riduzione delle tariffe di terminazione mobile”.

 

Riguardo invece le performance del gruppo, il Ceo Vittorio Colao ha sottolineato come queste risentano delle “molto difficili condizioni di mercato in Europa. Stiamo affrontando la situazione – ha spiegato – con azioni concrete in termini di efficienza dei costi e continuando a investire in aree di crescita. Continuiamo inoltre a fare progressi nella nostra strategia Vodafone 2015 con una buona crescita dei risultati nei dati e mercati emergenti, il lancio dei servizi LTE in altri 4 mercati e l’acquisizione di nuovo spettro”.

 

I risultati di Vodafone, ha commentato l’analista Ovum Emeka Obiodu, “riflettono il difficile contesto economico dei mercati di riferimento” del gruppo che, insieme agli altri operatori attivi in Europa, deve stabilizzare le performance e mantenere il più possibile la presa sulle spese dei clienti.

Per Vodafone, comunque, “c’è speranza”, afferma l’analista, secondo cui le telco hanno ancora buone opportunità di svolgere un ruolo importante nel ‘futuro connesso’. Per ottenere questo risultato, “Vodafone deve trovare il giusto equilibrio tra investimenti e redditività ed è qui che i regolatori europei devono dare il loro contributo non imponendo agli operatori pesanti zavorre”.

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