Italia
La diffusione di sondaggi elettorali via smartphone nel cosiddetto periodo di ‘blackout’ “configura un’oggettiva violazione del divieto imposto dalla legge sulla par condicio”. Con questa motivazione e nonostante il riscontro positivo dato in sede di prima valutazione all’app mobile PoliticApp, l’Agcom ha reso noto che è stato confermato il divieto di diffondere sondaggi politico-elettorali dalla mezzanotte del prossimo venerdì 8 febbraio e fino alla conclusione delle operazioni di voto, anche se queste informazioni sono veicolate via smartphone.
La decisione è maturata in seguito a un approfondimento della questione resosi necessario dopo che gli uffici dell’Autorità, contattati via e-mail, avevano dato riscontro positivo a una sommaria richiesta di chiarimenti avanzata dalla Società.
Anche se a pagamento – scaricarla costa 9,99 euro – l’app rende accessibile “il risultato dei sondaggi ad un pubblico potenzialmente molto vasto, con inevitabili effetti di diffusione incontrollata dell’informazione” e violerebbe, quindi, , l’art. 8 , comma 1, della legge sulla par condicio che stabilisce che nei quindici giorni che precedono la data delle votazioni è vietato non solo rendere pubblici, ma comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto.
Una disposizione, che, dunque, non fa alcun riferimento alla piattaforma trasmissiva attraverso la quale avviene la diffusione.