‘Internet of everything’: in Italia traffico dati sulle reti mobili in vertiginoso aumento

di Alessandra Talarico |

Entro il 2017, il volume di traffico dovrebbe crescere di 9 volte contro una media di 7,6 in Europa Occidentale. Il 35% degli italiani farà parte dei 'top users', cioè di quella ‘elite’ che genera oltre 2 Gb di dati al mese.

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Internet mobile

Pensate se ogni persona sulla terra inviasse via rete mobile dieci immagini al giorno o caricasse un video al giorno su Youtube: non è uno scenario tanto lontano, perchè a tanto equivarrà il traffico dati sulle reti mobili nel 2017 secondo lo studio Cisco Visual Networking Index (VNI) Forecast, da cui emerge che tra 4 anni il traffico internet generato da smsrtphone, tablet, notebook & Co. crescerà di 13 volte per ammontare a 11,2 exabyte al mese (134 exabyte all’anno), trainato anche dalla continua crescita delle connessioni internet mobile attivate da device personali e fra oggetti (Machine-to-Machine).

 

Lo scorso anno a livello globale si è registrato un aumento del 70% del traffico dati sulle reti mobili, a 885 petabytes al mese dai 520 petabytes alla fine del 2011.

Un livello, spiega lo studio, pari a 12 volte le dimensioni di internet nel 2000 (75 petabytes al mese). Poco più della metà del traffico (51%) è stato generato dai video, percentuale che arriverà al 66% nel 2017, grazie anche a connessioni mobili 7 volte più veloci di quelle attuali.

 

La ricerca include anche l’Italia, dove il traffico dati mobile nel 2012 è aumentato del 46%, raggiungendo quota 22 Petabyte al mese (l’equivalente del contenuto di 6 milioni di DVD); il numero di smartphone connessi alla rete mobile è cresciuto del 28%; quello dei tablet è quasi raddoppiato (circa 1,1 milioni) e anche le connessioni macchina-macchina sono aumentate del 68%.

Entro il 2017, la ‘produzione’ di traffico dovrebbe crescere di 9 volte, più della media dell’Europa Occidentale (7,6) e si registrerà un forte incremento della diffusione di tablet (ce ne saranno 6,8 milioni).

Ogni utente mobile dovrebbe generare 3,35 Gb di dati al mese, rispetto a circa 421 Mb del 2012 e il 35% degli utenti italiani farà parte dei “top users”, cioè di quella ‘elite’ che fa transitare sulla rete mobile oltre 2 Gb di dati al mese.

 

Nel 2017, prevede sempre il Visual Networking Index, in Italia – come nel resto del pianeta – vi saranno più connessioni internet mobili che persone: se nel mondo si conteranno oltre 10 miliardi di device in grado di connettersi alla rete mobile, nel nostro paese ce ne  saranno in totale oltre 136 milioni –  tra smartphone, tablet, laptop e oggetti con connessioni M2M. Nel 2012 erano 95 milioni. 

 

Altri dati relativi all’Italia dicono che il traffico dati generato dagli smartphone crescerà di 20 volte rispetto al 2012; il traffico generato dai tablet crescerà di 40 volte (rappresentando il 18% del traffico dati totale sulle reti mobili rispetto allo 0,9 del 2012), mentre il traffico generato dai laptop crescerà di 3 volte rappresentando il 25% del totale. Il 45% del traffico avverrà su rete 4G, pari al 14% delle connessioni totali contro lo 0,1% registrato nel 2012.

 

Tra gli altri dati interessanti che emergono dallo studio, quelli sulle connessioni 4G, che pur rappresentando appena lo 0,9% del totale delle connessioni mobili, hanno generato il 14% del traffico. In media, ogni utente smartphone ha generato 342 MB di traffico al mese, in aumento dell’81%.

 

Il Visual Networking Index prevede quindi che il traffico M2M (i sistemi GPS delle auto, sistemi di tracciamento degli oggetti, applicazioni medicali etc.) rappresenterà tra 5 anni il  5% del traffico dati su reti mobile globale.

Per dare un’idea, 134 exabyte di traffico equivalgono a 30 trilioni di immagini (MMS, foto su Instagram ecc) all’anno – come se ogni persona sulla terra ogni anno inviasse via rete mobile dieci immagini al giorno- e 3 trilioni di clip video su Youtube, come se ogni persona sulla terra, ogni anno, caricasse un video al giorno.

 

 

Per Doug Webster, vice president of product and solutions marketing, Cisco, “Nel 2017 uno tsunami di dati invaderà le reti Internet mobile del mondo, per soddisfare il nostro bisogno di connettere fra di loro le persone, le informazioni, le cose: è parte di quello che noi chiamiamo ‘Internet of Everything'”.

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