Gianluca Mazzini (Lepida): ecco perché aderiamo ad Alleanza per Internet

di di Gianluca Mazzini (Direttore Generale - LepidaSpA) |

Dobbiamo sforzarci, tutti, ma veramente tutti, di trovare modelli e strategie, perché in Italia Internet diventi davvero per tutti e in fretta.

Italia


Gianluca Mazzini

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Se devo scegliere un hotel chiedo se c’è Internet, non se ha il frigobar e non se ha il defibrillatore. Se devo acquistare una casa, chiedo se la zona è coperta da banda larga o da banda ultralarga, m’informo se arriva l’Adsl, ma anche se ci sono ancora doppini disponibili o se in qualche ondata d’investimenti sono state posate fibre che arrivano al palazzo. Mia figlia mi chiede come mai quando vede i video YouTube sullo smartTV in HD a volte saltellano o si fermano. Viaggiando in montagna, in contatto con cittadini e sindaci, mi chiedono tra quante ore arriva la banda larga, perché altrimenti scappano via tutti. Sono 15 anni che camminando a New York incontro reti e luoghi dove connettermi, senza problemi e senza dubbi, e laddove mi ospitano da 15 anni mi danno prima la chiave dell’access point a cui connettermi e poi la chiave per aprire la serratura di casa.

 

Sono sensazioni, ma siamo indietro. Ci siamo troppo dimenticati che le reti sono l’estensione per comunicare e che la comunicazione è nella rete. Dobbiamo sforzarci, tutti, ma veramente tutti, di trovare modelli e strategie, perché in Italia Internet diventi davvero per tutti e in fretta.

 

Alleanza per Internet pone il tema, ma aggrega anche chi si crede e chi può fare qualcosa.  Come LepidaSpA stiamo correndo in tutto il territorio prima di tutto per mappare i problemi, creando una mappa aggiornata sia rispetto alle continue scoperte di chi vuole connettersi ma non riesce, sia per chi è connesso ma ha disperatamente bisogno di avere di più per lavorare, per pensare, per socializzare.

 

Mappare è un passo, ma realizzare diventa poi la parte significativa. E per realizzare ci vogliono due elementi: soldi e permessi. I permessi a volte sono più complessi da ottenere dei soldi, per cui l’impegno è sia nel reperire risorse, sia nel cercare di semplificare i processi e i permessi. Un grande sforzo deve essere fatto in Italia per rendere semplici le cose semplici che sono diventate difficili. Poche e chiare interfacce, assieme a vincoli di risposta solerte sono la ricetta.

 

Ma quando gli assett sono realizzati occorre trovare chi li utilizza, sia come operatore che come utente finali. Qui è importante ricordare gli obiettivi fissati dall’Europa. Nel 2020 il 50% degli utenti deve utilizzare il 100Mbps, notate bene, deve utilizzare, non avere disponibile. Non meno sfidante che il 100% debba, invece, avere disponibile il 30Mbps.

 

Infine, i servizi. Molti nascono da soli e un adagio spesso sentito è che la killer application di Internet è Internet stessa. Attenzione, però, che dobbiamo costruire un percorso di sensibilizzazione, affinché tutti abbiano le capacità per poter usare Internet.

 

 

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