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Il tribunale californiano di San Jose ha confermato la multa da 1,05 miliardi di dollari che Samsung dovrà pagare ad Apple per violazione di brevetto. Ma, dal momento che la violazione non è stata ‘intenzionale’, la corte ha respinto la richiesta di Apple di triplicare il montante della sanzione.
Il giudice Lucy Koh ha anche respinta la richiesta di Samsung di un nuovo processo poiché lo svolgimento di quello in corso è stato “equo, con un tempo di parola identico per le parti in cause. Le prove sono state presentate nel rispetto delle regole da entrambe le parti”.
Samsung sperava infatti in un annullamento della precedente sentenza, che sarebbe stata viziata dalla ‘cattiva condotta’ del presidente della giuria, il quale avrebbe omesso di segnalare di aver avuto una controversia giudiziaria con la Seagate – presso cui aveva lavorato e in cui Samsung detiene una partecipazione.
La multa era stata comminata ad agosto per violazione di proprietà intellettuale su un insieme di brevetti legati a componenti dell’iPhone e dell’iPad.
Il giudice Koh, tuttavia, non si è pronunciata in merito alla richiesta di interdizione definitiva delle vendite negli Usa di 26 dispositivi Samsung, presentata da Apple dopo aver ottenuto questo risarcimento.
23 di questi dispositivi, sostiene Samsung, non sono neanche commercializzati negli Usa. I restanti 3, non violerebbero alcun brevetto Apple.
L’ultimo modello di punta della casa coreana – il Galaxy SIII – uscito a luglio, non era interessato da questa causa specifica ma è oggetto di un processo separato che dovrebbe aprirsi a marzo 2013.