Europa
La banda larga è vitale come l’ossigeno per l’economia europea, ed è per questo che oggi la Commissione ha anticipato un nuovo pacchetto con 10 azioni per rendere il mercato europeo delle telecomunicazioni più “integrato, coerente ed efficiente”.
Il Commissario Ue per l’economia digitale, Neelie Kroes, anticipando la presentazione del piano, ha sottolineato che l’Europa “non può più aspettare” per dare impulso ai nuovi servizi che potranno trasformare in meglio la vita delle persone: “Una cosa mi è chiara – ha affermato – la strategia digitale è la strada giusta e la banda larga ne deve essere il fulcro”.
Ha ricordato quindi che secondo un recente studio, un vero mercato unico digitale potrebbe aumentare il PIL della Ue di 110 miliardi di euro l’anno: è pertanto necessario che creare uno spazio unico in cui le aziende possano competere oltre i confini dei loro mercati domestici sulla base delle medesime regole valide per tutti.
Con un mercato unico, abbattendo le barriere e pensando in grande, sarà più facile investire nella banda larga e motivare le aziende che devono farlo, secondo Kroes.
Bisogna quindi che il mercato unico delle telecomunicazioni sia “più che semplice retorica” e fare in modo che il 2013 sia “l’anno della banda larga”.
Nello specifico, i 10 punti non sono nulla di nuovo: si tratta di azioni già annunciate ma convogliate in una strategia unica e coerente che parte dall’esigenza di un quadro regolamentare volto a stimolare gli investimenti nella banda larga fissa (che arriverà a luglio), passa dall’impegno ad accelerare sul programma RSPP per attribure più spettro ai servizi wireless nell’ambito di un framerwork coerente e integrato. Il piano dovrebbe essere pronto per la primavera e inglobare anche i settori ‘verticali’ dell’energia, dei trasporti e dei servizi pubblici.
Tra i punti, anche la necessità di insistere sul piano Connecting Europe Facility (CEF) – il meccanismo finanziario per la realizzazione delle infrastrutture nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni – i cui stanziamenti rischiano ulteriori tagli rispetto a quanto proposto dalla Commissione, ma che secondo Kroes è un progetto “strategico” per il futuro.
Un richiamo, poi, agli Stati membri i quali, ora, con le linee guida Ue sugli Aiuti di Stato non avranno più alibi per non intervenire nelle aree cosiddette a ‘fallimento di mercato’, così da stimolare lo sviluppo di infrastrutture in queste zone,
Lo sviluppo del mercato unico digitale, quindi, passa anche dalla trasparenza, dalla net neutrality e da una domanda più massiccia di banda larga e, quindi, da una serie di iniziative che saranno presentate nei prossimi mesi, tra le quali anche un Libro Verde sulla Connected Tv. (Vai al discorso integrale di Neelie Kroes)
Serve, in unltima analisi uno sforzo imponente e collettivo: l’Europa è in ritardo rispetto agli obiettivi dell’Agenda digitale e sta perdendo l’opportunità di fare leva sulle molteplici forze al suo interno perchè – come affermato anche in occasione della nuova strategia in 7 punti per l’economia e la società digitale (Leggi articolo Key4biz) – la crescita dell’economia digitale è fortemente frenata dalla frammentarietà del quadro politico.