Frequenze, l’Agcom ammette: ‘Stiamo lavorando sul numero dei multiplex per risolvere le interferenze’

di Raffaella Natale |

Angelo Cardani: ‘Gli approfondimenti, relativi alla composizione dei lotti e al numero delle frequenze da riservare all’asta, sono finalizzati a correggere distorsioni stratificate e a raggiungere alcuni obiettivi strategici’

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Interferenze LTE

L’Agcom sta facendo ulteriori approfondimenti in vista delle regole per l’asta delle frequenze televisive, relativi alla composizione dei lotti e al numero delle frequenze da riservare alla gara. Lo precisa in una nota il presidente dell’Autorità, Angelo Cardani, i che spiega come “l’Agcom stia assolvendo ai compiti che la legge le ha assegnato, ponendo particolare attenzione alla risoluzione di criticità esistenti, in un’ottica di sviluppo futuro del settore e di utilizzo efficiente delle risorse”.

 

“Il consiglio dell’Autorità – ricorda il presidente – ha approvato lo scorso 17 dicembre uno schema di provvedimento che è stato tempestivamente trasmesso alla Commissione europea. In quella sede l’Agcom si è riservata di concludere gli approfondimenti tecnici volti a migliorare la qualità dei multiplex messi a gara, attraverso la soluzione di problemi di interferenze che sono stati segnalati nel corso della consultazione pubblica“.

 

“Gli approfondimenti, relativi alla composizione dei lotti e al numero delle frequenze da riservare all’asta, sono finalizzati – rileva Cardani – a correggere distorsioni stratificate e a raggiungere alcuni obiettivi strategici. In particolare spiega l’Authority gli approfondimenti sono finalizzati a un “miglioramento del grado di concorrenza tra operatori esistenti e soggetti nuovi entranti, in linea con quanto emerso nell’interlocuzione condotta con la Commissione, anche attraverso la soluzione delle criticità evidenziate e il miglioramento dei lotti a gara riservati ai nuovi entranti; a una più efficiente utilizzazione delle frequenze televisive nel rispetto del coordinamento internazionale e tenendo conto del futuro sviluppo della banda larga mobile (Lte); a un miglioramento della copertura ed un consolidamento di tutte le reti di diffusione radiotelevisiva, in particolare di quella del servizio pubblico”.

L’Autorità – conclude il Presidente – confida di poter chiudere in tempi brevi il proprio lavoro e di trasmetterne quanto prima gli esiti alla Commissione europea ai fini della definitiva approvazione del provvedimento. Ottenuta la quale, le regole di gara saranno tempestivamente trasmesse al ministero dello Sviluppo economico cui la legge assegna il compito di effettuare l’asta”.

 

Secondo indiscrezioni riportate da Repubblica, l’Agcom starebbe valutando una riduzione da 6 a 3 dei multiplex del digitale terrestre messi all’asta.

Le frequenze sottratte alla gara servirebbero per risolvere i problemi d’interferenze, quelle tra Tv e ripetitori LTE, e quelli denunciati da Francia, Croazia e Malta che vedono i loro canali ‘invasi’ da programmi italiani di Rai, Mediaset e TI Media.

 

Qualche giorno fa, riguardo al problema delle interferenze, il presidente dell’Autorità ha detto che bisogna procedere a una “revisione complessiva del piano delle frequenze, che andranno ‘pulite’, perché siano più appetibili sul mercato” (Leggi Articolo Key4biz).

 

Pesa, ovviamente, anche la delicata questione delle interferenze LTE. Gli interventi necessari per sanare le interferenze saranno gestiti da un fondo, costituito dalle telco assegnatarie delle frequenze a 800 MHz e amministrato privatamente dagli operatori interessati, in conformità alle previsioni del regolamento del Ministero dello Sviluppo economico.

 

La Fondazione Ugo Bordoni (FUB), che sta studiando il problema per conto del MiSE, ha stimato che saranno circa 700 mila le abitazioni a essere coinvolte dai problemi di interferenze.

 

Per questo motivo il MiSE in collaborazione con la FUB ha aperto uno sportello online (HELP Interferenze) per garantire assistenza ai cittadini che non ricevono correttamente i segnali televisivi a causa delle trasmissioni LTE.

Ma per avere informazioni definitive su come installare i filtri anti-interferenze sulle antenne, bisognerà attendere il Regolamento collegato al Decreto Crescita per avere le disposizioni definitive“, come ha riferito a Key4biz una fonte del MiSE (Leggi Articolo Key4biz).

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