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Nessun interesse da parte di De Agostini, né dell’Amministratore delegato Lorenzo Pelliccioli per La7. Secca smentita della notizia riporta oggi dal Sole24Ore, secondo il quale in ambienti finanziari circolava la voce che il manager, fondatore di La7 nel 2001, era pronto a scendere in campo per sostenere l’offerta di Urbano Cairo.
Ma De Agostini, che detiene una partecipazione nell’emittente televisiva spagnola Antena 3 (insieme a Planeta), ha ribadito di non essere coinvolta nel processo di compravendita della televisione di TI Media: “Non c’è nessun interesse del gruppo, né di Lorenzo Pelliccioli a titolo personale per La7″.
Intanto Telecom Italia prosegue con le operazioni per cessione di TI Media, per la quale sarebbero in corsa Clessidra, senza Equinox che si sarebbe ritirato, e Cairo Communication (Leggi Articolo Key4biz).
Il Cda di Telecom s’è dato tempo fino al 7 febbraio, data del prossimo Consiglio, per prendere una decisione (Leggi Articolo Key4biz).
Ma il Comitato di redazione del Tg di La7 ha espresso la sua preoccupazione: “Com’è già accaduto in passato, proprio quando, a suon di ascolti, l’emittente dimostra di poter essere un’alternativa al duopolio, rischia il ridimensionamento”.
“A poche settimane dal voto politico – prosegue la nota – Telecom accelera sulla cessione della sua tv, separata tra l’altro dalle frequenze concesse dallo Stato proprio per l’attività televisiva e che, invece, rimarrebbero al gruppo telefonico. Tempistica e modalità della cessione appaiono difficilmente spiegabili con logiche industriali e finanziarie e mettono a rischio, con il futuro stesso dell`emittente, anche il già debole pluralismo dell`informazione televisiva”.