Italia
L’Antitrust con la collaborazione del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza ha disposto la chiusura di due siti di beni contraffatti di due grandi marchi del Made in Italy, Gucci (ww.guccioutlet-italy.org) e Prada (www.pradaborselinea.com).
Entro due giorni i titolari dei siti due cinesi, dovranno ‘auto-oscurarsi’. In caso d’inadempimento interverranno le Fiamme Gialle per bloccare la visione dei siti stessi. Provvedimenti adottati a tutela dei consumatori convinti di acquistare prodotti originali. Non più accessibile, dopo la comunicazione di avvio del procedimento per pratica commerciale scorretta, un sito analogo che commercializzava prodotti contraffatti Hogan.
“L’iniziativa dell’Antitrust offre una nuova e rilevante arma nel blocco dei siti illegali” hanno commentato da FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale) organizzazione che nel tempo, con i casi Pirate Bay, BtJunkie e Kickasstorrent, ha visto importanti blocchi, con cali fino all’80% del traffico. “L’azione amministrativa – aggiungono da FPM – è fondamentale per velocizzare l’intervento e colpire i siti che offrono prodotti e contenuti in violazione delle norme a tutela dei consumatori”.
L’Autorità, presieduta da Giovanni Pitruzzella, nella riunione di ieri, ha, infatti, deliberato due provvedimenti cautelari nei confronti di Yu Weixiong, (per il sito coi falsi di Gucci) e Shen Xiu (per quello coi tarocchi di Prada), in base ai quali i titolari dei nomi a dominio dovranno cessare ogni attività diretta a diffondere i contenuti dei loro siti accessibili mediante richieste di connessione provenienti dal territorio italiano.
L’intervento dell’Autorità, si legge nella nota, è stato necessario per tutelare i tanti consumatori che acquistano sui siti, convinti di scegliere prodotti originali a prezzi outlet dei due famosi marchi. Secondo la segnalazione, ricevuta dall’Associazione dei consumatori Adoc, molti consumatori vengono tratti in inganno, visto che la struttura dei siti avvalora la percezione dei visitatori che siano gestiti da rivenditori ufficiali dei prodotti pubblicizzati: non solo i nomi, ma le immagini e le foto inserite, a fronte di sconti dal 50 al 70% dei prezzi ufficiali, rendono credibili le offerte. Si tratta in sostanza di siti che per l’allestimento e la grafica costituiscono cloni di quelli originali. I siti non forniscono inoltre informazioni sulla garanzia del prodotto, che evidentemente non può essere riconosciuta perché si tratta di merce contraffatta, né sui diritti di recesso e di ripensamento per i quali mancano del tutto le informazioni, così come sono assenti notizie sui professionisti o gli indirizzi precisi cui potersi rivolgere in caso di reclami.
Sulla contraffazione dei prodotti venduti online gli uffici hanno ricevuto, inoltre, le segnalazioni di un’associazione a tutela dei marchi, INDICAM, che ha inoltrato all’Autorità le denunce dei titolari dei marchi Gucci e Prada e Hogan, i quali, a fronte di lamentele di alcuni acquirenti, hanno proceduto, attraverso i propri tecnici, a una puntuale verifica dei siti, proprio per determinare se si trattasse di prodotti originali.
Relativamente al sito che commercializzava prodotti contraffatti a marchio Hogan, l’Autorità ha preso atto che Zhong Shan, dopo l’avvio del procedimento per pratica commerciale scorretta da parte degli uffici dell’Antitrust, ha autonomamente provveduto a inibire l’accesso al sito stesso dal territorio italiano. (r.n.)