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Par condicio, l’Agcom richiama le Tv nazionali: ‘Riequilibrio immediato dell’informazione politica’

Italia


Il Consiglio dell’Agcom, presieduto da Angelo Cardani, ha esaminato oggi i dati del monitoraggio televisivo e radiofonico relativi alle due prime settimane della campagna elettorale (24-30 dicembre, 31 dicembre-6 gennaio). Il Consiglio ha rilevato l’esistenza di diffusi squilibri nella presenza delle forze politiche nei telegiornali diffusi da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e Sky Italia.

 

In particolare, e a titolo non esaustivo:

–           nei tg della Rai si rileva una sottopresenza del PDL rispetto al PD (Tg3), una sovraesposizione del Presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Tg1 e Tg3),  una sottopresenza dell’Italia dei Valori,  Futuro e Libertà per l’Italia e Lega Nord-Padania (Tg1), una sottopresenza dell’UDC (Tg3);

–           nei tg del gruppo Mediaset si rileva una sottopresenza del PD rispetto al PDL (Tg5 e Studio Aperto), una sovraesposizione di Futuro e Libertà per l’Italia (Tg4 e Studio Aperto) e una sottopresenza  di Italia dei Valori  e dell’UDC (Tg4 e Studio Aperto);

–           nei tg di Telecom Italia Media si rileva una sottopresenza del PD rispetto al PDL (Tg La7 e La7 D), una sovraesposizione del Presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Tg La7,  La7 D, MTV Flash),  una sottopresenza  di Italia dei Valori , Futuro e Libertà per l’Italia e Lega Nord-Padania (La 7 e La7D);

–           nei tg di Sky Italia si rileva  una sottopresenza  di Italia dei Valori, Futuro e Libertà per l’Italia, Lega Nord-Padania e UDC (Sky Tg 24 e testata Cielo)  e una sovraesposizione del Presidente del Consiglio in qualità di soggetto politico (Sky Tg 24 e testata Cielo).

 

Tenuto conto che lo scorso 29 dicembre è entrato in vigore il regolamento dell’Autorità per le emittenti private e che dal 6 gennaio decorre quello approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza riferito alla Rai, e alla luce dei dati del monitoraggio, l’Autorità ritiene che lo squilibrio rilevato nella fase di avvio della campagna elettorale – con alcune evidenti punte di criticità particolarmente accentuate nelle edizioni principali dei tg – richiede una netta inversione di tendenza, anche alla luce della piena operatività dei provvedimenti attuativi in materia di par condicio.

 

Per questo, il Consiglio ha rivolto un forte richiamo a tutte le emittenti nazionali affinché provvedano all’immediato riequilibrio dell’informazione politica tra tutti i soggetti politici, assicurando parità di trattamento tra forze politiche analoghe e l’equa rappresentazione di tutte le opinioni nella fase che precede la presentazione delle liste e delle coalizioni.

 

L’Autorità verificherà l’ottemperanza al richiamo nel corso di questa e della successiva settimana di ripristino e, nel caso siano rilevati ulteriori squilibri, adotterà i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge.

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