Dalle smart city alle reti intelligenti, i progetti FUB illustrati dal presidente Alessandro Luciano

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Il bilancio di un anno di attività in una lettera alle Istituzioni: il presidente Luciano ha illustrato le linee d’azione della Fub, dal consolidamento del rapporto con la PA all’apertura di nuovi rapporti con il mondo dell’energia.

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Alessandro Luciano

Il bilancio di un anno di attività della Fondazione Ugo Bordoni è stato riassunto dal suo presidente, Alessandro Luciano, in una lettera alle Istituzioni in occasione delle festività.

 

La Fondazione Ugo Bordoni realizza tra l’altro ricerche, studi scientifici e applicativi nelle materie delle comunicazioni elettroniche, dei servizi pubblici a rete, della radiotelevisione e dei servizi audiovisivi e svolge attività di consulenza nei confronti del Parlamento, del Governo, delle Amministrazioni Pubbliche centrali e locali.

 

Due sono state, scrive Luciano, le linee d’azione della Fub: da una parte il consolidamento del rapporto con la Pubblica Amministrazione, attività “core” della Fondazione e che comprende il Ministero dello Sviluppo Economico, primo e principale referente per l’attività di ricerca e applicazione, l’Agcom, l’Inail, l’Inps; dall’altra l’apertura di nuovi rapporti con il mondo dell’energia, scelto come primo campo di intervento nella logica delle reti intelligenti.

 

Questa scelta, ricorda Alessandro Luciano, si basa sulla presenza, in Fub, di conoscenze e professionalità nel campo dell’ICT e sulla possibilità di un loro impiego anche al di fuori delle telecomunicazioni.

Primo risultato sono una serie di progetti di cui i più importanti sono la ricognizione dello stato delle reti di telecomunicazione in alcuni Paesi del Mediterraneo, che inizierà a breve con Egitto e Marocco, e la pianificazione di un’intera città connessa sul modello teorico delle “smart cities“, in Marocco.

I progetti sono inquadrati nell’attività del consorzio Res4Med (“Renewable Energy Solutions for the Mediterranean”), Associazione senza fini di lucro per promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili nell’area del Mediterraneo e di cui sono soci, oltre alla Fub, Enel Green Power, Edison, Gse, Cesi, PricewaterhouseCoopers, Politecnico di Milano, nonché patrocinata dai Ministeri dello Sviluppo Economico, degli Affari Esteri, dell’Ambiente e della Ricerca Scientifica.

Inoltre, ricorda ancora Luciano, con l’Enel sono stati firmati 4 contratti con commesse specifiche e una convenzione della durata di due anni che vedrà l’Enel e la Fub coinvolti in progetti comuni, mentre con il Cesi è stata firmata una convenzione il cui scopo è la collaborazione su progetti in America Latina e nei Paesi Arabi.

 

Nell’ambito dell’attività tradizionale, scrive Luciano, nel 2012 la Fondazione ha contribuito a chiudere il complesso passaggio della televisione italiana al digitale terrestre; ha continuato a gestire il Registro delle Opposizioni; si è occupata delle questioni tecniche relative alla liberazione della banda 800 (avvenuta a seguito dell’asta per le LTE tenuta nel 2011, che aveva visto la stessa Fub come principale consulente del Mise); ha effettuato la rivisitazione dei limiti sui campi elettromagnetici coadiuvando il Ministero della Salute, solo per citare i principali impegni nel corso del presente anno. Infine, lo scorso novembre è stata firmata una nuova convenzione con l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, facente capo alla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Luciano ha sottolineato come i conti del 2012 si sono chiusi in pareggio e identico obiettivo è stato fissato per il 2013, anche perché la Fub è un Ente senza fini di lucro, e non può presentare utili nel proprio bilancio.

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