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Brevetti: Nokia fa pace con Rim, Apple va al contrattacco su Samsung

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In molti speravano nella fine del mondo prevista dai Maya, ma neanche questo evento è arrivato a porre fine alla guerra dei brevetti tra Samsung ed Apple. La società di Cupertino ha infatti annunciato che presenterà ricorso contro la decisione del tribunale di San Jose di non impedire la vendita di 26 dispositivi della rivale negli Usa (Leggi articolo Key4biz).

 

Hanno invece deciso di sotterrare l’ascia di guerra Nokia e RIM, siglando un accordo che pone fine a tutti i contenziosi in essere.

Come parte dell’accordo, RIM effettuerà un pagamento una tantum a Nokia, di cui non è stato svelato il montante, e seguiterà a pagare le royalties alla società finlandese, come sta facendo anche Apple che continua a pagare per l’uso dei brevetti Nokia dopo aver firmato un accordo di licenza simile nel marzo 2011.

 

“Siamo davvero soddisfatti di aver risolto tutte le controversie sui brevetti con Rim grazie a questo nuovo accordo che ci consente di continuare proteggere la nostra capacità di differenziazione del prodotto”, ha affermato Paul Melin, responsabile della proprietà intellettuale Nokia, secondo cui l’intesa “conferma la leadership del portfolio brevetti Nokia e consente alla società di concentrarsi su nuove opportunità di licensing nel mercato delle comunicazioni mobili”.

Negli ultimi 20 anni Nokia ha speso 45 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo per costruire un portfolio che copre oltre 10 mila famiglie di brevetti.

 

Il mese scorso, quindi, la società ha avviato una serie di battaglie legali ai danni del produttore del BlackBerry, negli Usa, Regno Unito e Canada per violazione del contratto cross-license siglato nel 2003 dopo aver portato l’accordo davanti a una corte d’arbitrato che ha dato ragione al gruppo finlandese sentenziando che RIM non poteva produrre o vendere prodotti WLAN senza prima accordarsi sulle royalties con Nokia.

 

In attesa del 2013, quando RIM lancerà i suoi primi smartphone col nuovo sistema operativo BlackBerry 10 e su cui sono riposte le speranze di rilancio del celebre brand – sembra che la compagnia abbia voluto chiudere ogni questione legale.

 

Ieri, la società canadese ha presentato risultati trimestrali superiori alle attese degli analisti con un fatturato di 2,7 miliardi e utili per azione di -0,22 dollari. La società ha venduto 6,9 milioni di smartphone e 225 mila tablet PlayBooks.

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