Germania
Il governo francese starebbe valutando l’acquisizione di una parte delle attività dei cavi sottomarini di Alcatel-Lucent, giudicate strategiche, attraverso France Telecom.
Lo rivela il quotidiano Les Echos, secondo cui i rappresentanti dei due gruppi si incontreranno a breve presso il ministero delle Finanze per discutere la fattibilità del progetto.
Lo Stato francese e il Fondo sovrano d’investimento (FSI) detengono il 27,11% del capitale della società telefonica.
L’operazione apporterebbe nelle casse del vendor franco-americano una cifra tra 100 e 150 milioni, ma difficilmente potrà risolvere i problemi del gruppo che dal 2006 – anno della fusione tra Alcatel e Lucent – ha ‘bruciato’ 700 milioni di euro di liquidità all’anno, mettendo in dubbio la propria capacità di ripagare i debiti, molti dei quali in scadenza il prossimo anno.
Gli analisti hanno inoltre sottolineato che anche se nel breve termine il fatto che il governo voglia rafforzare finanziariamente la società è positivo per il titolo, sullo sfondo emerge un messaggio inquietante, ossia che si sta cercando di salvare le attività strategiche nel caso le cose volgano al peggio.
Il governo d’oltralpe è inoltre preoccupato per il fatto che i brevetti di Alcatel-Lucent possano finire in mano alle banche – Credit Suisse e Goldman Sachs – che hanno concesso alla società una linea di credito da 1,6 miliardi di euro.
Un tesoretto che vale circa 5 miliardi ed è tra gli asset più pregiati, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni senza fili (Leggi articolo Key4biz).
In Borsa, il titolo ha guadagnato il 28% nell’ultima settimana ma su base annua viaggia ancora con una perdita del 9,3% e venerdì uscirà dal CAC 40, il principale indice della Borsa di Parigi, dove viene scambiato dal 1987. La capitalizzazione del vendor si attesta a circa 2,5 miliardi di euro, quasi 15 volte in meno rispetto all’inizio del 2007.