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Dopo lunghe discussioni, il WCIT-12 ha approvato insieme agli ITRs una importante risoluzione, la risoluzione numero 5, per tenere conto del fatto che la transizione dai servizi tradizionali di telefonia alle nuove reti basate su IP sta creando problematiche regolatorie, tecniche ed economiche che devono essere tenute in considerazione.
“Diversi Stati Membri – si legge nel testo della risoluzione – hanno espresso la necessità di implementare accordi commerciali tra operatori di telecomunicazioni e OTTs con l’obiettivo di rendere tutti partecipi della nuova catena del valore”.
La risoluzione invita gli Stati Membri interessati a collaborare in modo che il quadro regolamentare promuova accordi commerciali tra operatori telefonici e OTT, “in linea con i principi della concorrenza leale e l’innovazione”.
Il WCIT-12 ha chiesto al Gruppo di Lavoro ITU-T Study Group 3 di sviluppare una specifica raccomandazione o guidelines per gli Stati membri che includano anche le condizioni per il pagamento del traffico da parte degli OTT.
La risoluzione era stata approvata all’unanimità in plenaria prima che ci fosse la spaccatura sui temi dei diritti umani, sicurezza della rete e spam (Leggi articolo Key4biz).
Commentando la decisione degli Usa e di altri Stati di non firmare il Trattato sulle nuove regole internazionali sulle telecomunicazioni, il presidente del Board di ETNO, Luigi Gambardella, ha espresso il rammarico dell’associazione degli operatori per il fatto che non si sia trovato un accordo su tutti i punti in discussione “nonostante la volontà di tutti gli Stati di giungere a un compromesso”.
“Riconosciamo la complessità delle varie questioni sul tavolo, compreso il problema del campo di applicazione delle ITRs e le questioni collegate. ETNO continua a credere nella necessità di un dibattito costruttivo e della cooperazione internazionale al fine di favorire la crescita futura e l’ulteriore sviluppo sostenibile dei mercati delle telecomunicazioni internazionali, nel rispetto dei principi guida che hanno portato al successo dello sviluppo di Internet: la leadership del settore privato, dialogo indipendente e multi-stakeholder per la governance di Internet e accordi commerciali”, ha aggiunto Gambardella. (a.t.)