Europa
La Commissione europea pubblicherà entro il 2014 un Libro verde sulle applicazioni sanitarie mobili (mHealth) nell’ambito di un piano d’azione volto a sbloccare l’utilizzo delle soluzioni digitali nei sistemi sanitari europei.
I sistemi di telemedicina hanno rappresentato nel 2011 un mercato da 11,6 miliardi di dollari a livello mondiale mentre la crescita annua del mercato delle applicazioni sanitarie mobili è stimata a 17,5 milioni di euro entro il 2017.
Il settore della sanità, tuttavia, non riesce ancora a sfruttare appieno il potenziale offerto dalla svolta digitale per migliorare i propri servizi e realizzare risparmi di efficienza. Le soluzioni di eHealth, infatti, permettono di migliorare le prestazioni sanitarie a beneficio dei pazienti e di offrire a questi ultimi un maggiore controllo delle proprie cure mediche, riducendo notevolmente i costi.
Solo in Italia, ad esempio, è stato calcolato che con l’introduzione della telemedicina, il risparmio potenziale per i malati cronici che ricorrano ad esami clinici in modalità da remoto, in collegamento video, per effettuare i controlli periodici di cui necessitano, potrebbe essere di 899 euro all’anno per malato, derivanti dall’abbattimento delle spese per gli spostamenti presso le ASL e i costi di attesa correlati. Se il 50% dei malati cronici utilizzasse tali tecnologie, questo comporterebbe un risparmio complessivo di 3,5 miliardi di euro.
Una cifra notevole, soprattutto in tempi di crisi e a fronte di un sistema sanitario nazionale che, in Italia, ha detto anche il Premier Mario Monti, va “ripensato e rinnovato”.
Una spinta al rinnovamento, quella abilitata dalle nuove tecnologie, che non è necessaria solo in Italia ma in tutta Europa, dove – ha affermato il Commissario per l’Agenda digitale, Neelie Kroes – “I sistemi sanitari cominciano a incrinarsi” ed è pertanto ora “di verificare lo stato di salute di questo modello del XX secolo”.
Per la Kroes, dunque, “…il nuovo piano d’azione europeo in materia di sanità elettronica mostra come si possa far beneficiare la sanità del progresso digitale e far cadere le barriere alla creazione di servizi sanitari più intelligenti, sicuri e incentrati sul paziente”.
E in un’Europa sempre più votata alle tecnologie mobili, sono sempre più numerosi i cittadini che hanno scaricato sul loro smartphone applicazioni che consentono di tenere d’occhio lo stato di salute e di benessere.
Il piano d’azione della Ue intende procedere su diversi livelli: innanzitutto, sottolinea la Commissione, “chiarendo le aree di incertezza del diritto e migliorando l’interoperabilità tra i sistemi, quindi sensibilizzando pazienti e operatori sanitari e migliorandone le abilità e conferendo al paziente un ruolo centrale, con iniziative di gestione personale della salute, e promuovendo la ricerca nel campo della medicina personalizzata. Infine, offrendo consulenza giuridica gratuita per l’avvio di imprese nel settore della sanità elettronica”.
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