TI Media smentisce dimissioni anticipate di Giovanni Stella: ‘Lascerà l’incarico a fine anno come deciso’

di Raffaella Natale |

Secondo alcune indiscrezioni, Stella aveva lasciato anticipatamente La7 a causa del pressing di Telecom per via degli alti compensi accordati ad alcuni presentatori di punta.

Italia


Giovanni Stella

Giornata di gran fermento quella di oggi per il Cda di Telecom Italia, chiamato a decidere, tra le altre cose, sulle offerte giunte per TI Media. Una mattinata animata dall’indiscrezione che il presidente di La7, Giovanni Stella, aveva lasciato anticipatamente il suo incarico, in scadenza a fine anno.

Ma il presidente di TI Media, Severino Salvemini, ha precisato che Stella, “in totale accordo con l’azionista Telecom Italia, lascerà la carica alla fine dell’anno, a naturale chiusura di un percorso che lo ha visto protagonista del rilancio qualitativo della rete televisiva”.

 

Secondo i rumors, Stella s’era dimesso sotto il pressing di Telecom Italia che da mesi chiedeva un taglio drastico dei costi di produzione della tv, in particolare dei compensi milionari concessi ad alcuni conduttori di punta.

Non è un mistero, infatti, che sui conti di TI Media, pesano i grossi investimenti decisi proprio da Stella per potenziare il palinsesto di La7 che quest’anno perderà 120 milioni di euro. Un aspetto non da poco per le trattative in corso che ha spinto al ribasso le offerte. Per questa ragione Telecom, nonostante abbia più volte ribadito di non voler svendere gli asset, potrebbe doversi accontentare di un’offerta al di sotto delle stime di mercato.

TI Media capitalizza in Borsa 242 milioni: il valore d’impresa che si ottiene aggiungendo il debito (224 milioni), è 466 milioni, cifra superiore ai valori che circolano oggi.

 

Dopo Stella, ha spiegato Salvemini, “la gestione operativa della società sarà assicurata dal management di vertice del gruppo TI Media, secondo i poteri stabiliti dagli organismi societari. In ogni caso, il Cda di TI Media del prossimo 13 dicembre assumerà le decisioni conseguenti”.

 

Nel frattempo si dovrebbero avere già le idee chiare sul futuro di TI Media.

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