Unione Europea
Da oggi è operativa l’Alleanza mondiale contro l’abuso sessuale di minori online. L’iniziativa viene presentata stamani dal Commissario Ue per gli Affari interni, Cecilia Malmström, e dall’Attorney General degli USA, Eric Holder.
Si tratta di un progetto che associa i responsabili politici di tutto il mondo per individuare e assistere meglio le vittime e punire i colpevoli.
Presenti all’evento ministri e alti funzionari dei 27 Stati membri dell’Unione e di altri 21 Paesi (Albania, Australia, Cambogia, Croazia, Georgia, Ghana, Giappone, Moldova, Montenegro, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Filippine, Serbia, Repubblica di Corea, Svizzera, Tailandia, Turchia, Ucraina, Stati Uniti d’America e Vietnam).
I paesi che partecipano all’Alleanza s’impegnano a realizzare una serie di obiettivi strategici e a combattere in modo più incisivo gli abusi sessuali di minori online intensificando la cooperazione internazionale.
Cecilia Malmström ha affermato: “Quando parliamo di materiale pedopornografico, parliamo di bambini che soffrono e che subiscono, impotenti, le sevizie dei loro carnefici. Una volta online, questo materiale si perpetua nel tempo. È nostra precisa responsabilità tutelare le giovani vittime e punire i colpevoli dovunque si trovino. L’unico modo per riuscirci è fare fronte comune per coordinare e intensificare meglio la nostra azione in tutto il mondo”.
Eric Holder ha aggiunto “Con l’Alleanza mondiale disporremo di mezzi più efficaci per consegnare quanti più colpevoli alla giustizia, individuare le vittime e garantire loro aiuto e sostegno“.
“Questa iniziativa ripercorre i successi di precedenti operazioni di polizia internazionali, grazie alle quali sono state sgominate reti di pedofili mondiali, e permetterà di tutelare un maggior numero di minori nel mondo.”
Si stima che siano oltre 1 milione le immagini pedopornografiche attualmente in Rete. Secondo l’UNODC, l’agenzia delle Nazioni Unite contro la droga e la criminalità, ogni anno vengono messe online 50 000 nuove immagini di abusi su minori.
Nessun paese, si legge nella nota della Ue, può sconfiggere da solo questo flagello, perché le reti di pedofili online non conoscono confini e prosperano grazie alle falle degli ordinamenti e alla mancanza di scambi di informazioni tra i paesi.
“Ecco perché – spiega la Commissione Ue – la cooperazione internazionale è fondamentale per indagare efficacemente i casi di pedopornografia online e individuare i perpetratori”.
Oggi i paesi partecipanti sottoscriveranno una serie di impegni:
• Potenziare gli sforzi per individuare le vittime e garantire loro l’assistenza, il sostegno e la protezione necessari;
• Potenziare gli sforzi per investigare i casi di pedopornografia online e identificare e punire i perpetratori;
• Informare i giovani sui rischi della Rete legati all’autoproduzione di immagini e ai metodi di adescamento;
• Intercettare il materiale pedopornografico online ed evitare la rivittimizzazione dei minori.
Ipaesi potranno scegliere i mezzi d’azione più adeguati per realizzare questi obiettivi e dovranno presentare relazioni regolari.