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Cloud Computing per migliorare l’efficienza nella Pubblica Amministrazione. Summit a Roma

Italia


Con una serie di casi concreti e di modelli, alcuni premiati dal Ministro per la PA e la Semplificazione Filippo Patroni Griffi (con i cosiddetti “G-CLOUD AWARD“), si è aperto questa mattina a Roma il Cloud Computing Summit per la Pubblica amministrazione, organizzato dalle fondazioni Astrid e Think, in collaborazione con Forum PA e The Innovation Group.

 

Nei saluti di benvenuto, a cura di Carlo Mochi Sismondi, Presidente del Forum PA, di Franco Bassanini, Presidente della Fondazione ASTRID e Roberto Masiero, Presidente della Fondazione THINK!, è emerso chiaramente come il Cloud consenta alle Pubbliche Amministrazioni il ridisegno dei flussi e della distribuzione delle informazioni pubbliche, nell’ottica della razionalizzazione dei processi, permettendo una interazione più efficiente ed efficace ed a costi ridotti con cittadini e imprese.

Nel corso del Summit sono state presentate alcune esperienze di Cloud della Pubblica Amministrazione centrale e locale, affrontando le principali tematiche e problematiche emergenti, valorizzando i progetti più innovativi in ambito ICT della Pubblica Amministrazione.

 

Fabrizio Barca, ministro per la Coesione Territoriale, intervenuto con un video messaggio, ha evidenziato le relazioni dirette tra l’attività del suo dicastero e il tema dell’Agenda digitale: “In entrambi i casi – ha sostenuto – parliamo di coesione territoriale e sociale, di democrazia, che possiamo declinare anche garantendo a chiunque, in qualsiasi posto remoto del Paese si trovi, di accedere ai servizi, di collaborare con gli altri, di dialogare con la pubblica amministrazione come se fosse in presenza”. Il ministro ha evidenziato il grande impegno del Governo per la banda larga, ha inoltre parlato dell’importanza per il sistema paese dei progetti di Smart City e dello strumento del cloud computing, infine ha aggiunto: “Ora dobbiamo passare dalla condivisione delle idee alla condivisione delle informazioni”.

 

Roberto Masiero ha presentato i principali risultati del rapporto “Pubblica Amministrazione che si trasforma: cloud computing, federalismo, interoperabilità” redatto dalle Fondazioni ASTRID e THINK. Il Trentino è stato scelto perché in Italia rappresenta un territorio ad alto tasso innovativo e con progetti di innovazione già avviati. Le altre due Regioni chiamate a presentare le migliori soluzioni tecnologiche ed organizzative sono Toscana  e Friuli Venezia Giulia.

La principale proposta del rapporto è quella di creare una nuvola pubblica certificata come insieme aperto e articolato di fornitori cloud e ISP che hanno ottenuto certificazioni di sicurezza.

Il rapporto analizza inoltre le criticità del Paese, evidenziando come il nostro sistema pubblico non sia integrato, anzi non sia neanche definibile come sistema in quanto manca l’interoperabilità, in primo luogo tra i due mondi “PA” e “cittadini”. E, come ha sostenuto Masiero, “l’interoperabilità non si può introdurre per decreto”.

 

Nel primo panel del Summit, incentrato su Agenda Digitale e cloud, sono intervenuti i player del mercato.

Secondo Giuseppe Gorla, Responsabile Technology Consulting per Accenture, l’Agenda Digitale è un’opportunità eccellente ma anche l’ultima chance per la PA. “Abbiamo ancora il tempo per sbagliare? No. Vorrei condividere con voi questo senso di urgenza. E rimango perplesso sui tempi”.

Stesse preoccupazioni espresse da Pierpaolo Taliento, Vice President and General Manager, Southern Region, per CA Technology: “L’Agenda Digitale è un passo necessario per chi ha la responsabilità del nostro Paese”.

Per Lorenzo Gonzales, Business Consultant “Innovation & Growth” di HP Italia, l’Agenda Digitale italiana è necessaria ma poco innovativa: “Occorre una governance definita, non possiamo avere 10 ministeri diversi come riferimento”.

Secondo Eva D’Onofrio, Vice President Global Global Technology Services di IBM Italia, “un Paese moderno senza Agenda Digitale non può vivere; l’ICT non è un settore fra tanti, ma è quello fondamentale, e lo sperimentiamo oggi con una mancanza totale di attrattività del nostro Paese all’estero. Il cloud deve essere un muso per lo sviluppo”.

In chiusura di panel, Francesco Di Giuseppe, Country Leader di Oracle Italia, ha aggiunto: “Il sistema non dà risultati se non facciamo rete come player. Occorre inoltre misurarsi sulla sicurezza dei dati e il cloud possiamo dire che è molto più sicuro di altri sistemi, dunque l’innovazione non può essere arrestata”.

 

Nel secondo panel del Summit voce alla Pubblica Amministrazione, con rappresentanti autorevoli delle principali realtà italiane.

Qual è il maggior problema del nostro Paese? Secondo Franco Bassanini, Presidente di ASTRID e della Cassa Depositi e Prestiti, è la mancanza di implementazione. Bassanini ha elencato una serie di esempi in cui ottime norme ed efficaci misure prese dai Governi (e magari copiate in tutto il mondo, come il caso della firma digitale mutuata dal governo di Hong Kong) non siano state attuate oppure siano state implementate con estremo ritardo.

 

Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei dati personali, ha messo il dito sulla piega della sicurezza dei dati e sul fenomeno del cybercrime in ascesa: “Solo pochi giorni fa è stata violata la banca dati della Polizia italiana”.

L’esigenza della protezione dei dati è fondamentale se vogliamo crescere. “L’Europa ha perso rapidamente, nel giro di due, tre anni, la partita della competitività nel mondo. In Italia Sulla sicurezza dei dati, mi domando, abbiamo forse bisogno di un intervento legislativo più forte?”

 

Per il Presidente di INPS, Antonio Mastropasqua, la PA, con i suoi tre milioni e 200 Mila dipendenti circa, deve essere concepita come la più grande industria italiana, e quindi come unica azienda, in quanto pervasiva e orizzontale in tutti i processi dello Stato. Se un’azienda ha più procedure e non è interoperabile, allora non cresce. E il Paese non cresce senza una PA efficiente. Sul cloud ha aggiunto: “Grazie ad esso in pochissimo abbiamo unificato tre realtà come INPS, INPDAP e ENPALS”.

Del livello di digitalizzazione della PA italiana e di risorse ha parlato Domenico Casalino, Amministratore Delegato di Consip: “Tra il 2005 e il 2011 abbiamo assistito ad una contrazione della spesa ICT nella PA, mediamente del 2%. In particolare, nel 2912 rispetto al 2011 la spesa per l’IT è diminuita del 4,4%, per le TLC dell’1,1% e per il sistema ICT del 2,5”. La soluzione? Ovviamente utilizzare al meglio le risorse (scarse) disponibili grazie all’innovazione e alla digitalizzazione.

Andrea Gilardoni, Assessore alla Mobilità e alle Infrastrutture della Regione Lombardia, ha illustrato una serie di progetti della Regione, soffermandosi velocemente sul ben noto Metroweb. Particolare attenzione è stata dedicata alla città di Cremona, dove si sta lavorando per creare servizi basati sulla rete in fibra. Molto spazio, infine, si sta dedicando a tutto il tema della mobilità.

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