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Telecom Italia, per Equita: ‘Spin-off principale alternativa per ridurre il debito’. Il titolo sotto i riflettori

Italia


Resta sotto i riflettori di Piazza Affari il titolo di Telecom Italia, dopo l’intervista rilasciata ieri a Reuters dal magnate egiziano Naguib Sawiris e che ha portato ieri a una discesa di circa il 3%. Il titolo ha chiuso oggi le contrattazioni in rialzo dell’1,41%.

 

Sawiris ha indicato l’intenzione di sottoscrivere un aumento di capitale da 3 miliardi ma a prezzi di mercato, intorno a 0,7 euro. Un’opzione che sembra però impraticabile visto che Telco (la holding che controlla Telecom Italia e a sua volta controllata da Telefonica, Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo) ha in carico le azioni a 1,5 euro.

 

“Abbiamo la volontà  di partecipare a un aumento di capitale ma gli azionisti devono scegliere di non diluirsi e unirsi per mettere i soldi. Se non vogliono farlo, noi arriveremo per sostituirli”, ha detto Sawiris che si è detto anche contrario all’ipotesi spin-off, considerata un errore perchè così facendo Telecom perderebbe l’unica cosa che la differenzia nel mercato italiano delle tlc.

 

Non sono d’accordo, invece, gli analisti di Equita che stamani hanno sottolineato che per centrare gli obiettivi sul debito, il gruppo dovrebbe procedere ad un taglio del dividendo “mentre la principale alternativa sarebbe lo spin-off e la cessione di una quota della rete”.

 

La questione scorporo sarà  ovviamente al centro del prossimo cda del 6 dicembre, insieme ad altri importanti dossier tra i quali, però, non figurerà  l’acquisizione della brasiliana GVT, visto che sul tavolo di Vivendi (che ha fissato il prezzo intorno a 7 miliardi) non è arrivata l’offerta di Telecom Italia nè di altri operatori telefonici. Quattro le offerte presentate alla scadenza del termine (19-20 novembre) tra cui quella di Direct Tv e di alcuni fondi di private equity.

 

In vista del cda – che dovrà occuparsi anche della cessione di Telecom Italia Media (le offerte dovrebbero essere raccolte il 3 dicembre) – secondo le ipotesi ventilate da La Repubblica, Franco Bernabè starebbe valutando una separazione più leggera che lascerebbe aperta la possibilità  di ingresso di Sawiris nel capitale della società.

In ogni caso, ha affermato Bernabè, non c’è affatto una situazione di stallo: “Fortunatamente noi le decisioni le prendiamo e quindi al cda del 6 dicembre ci sarà  un ampiodibattito, ma sarà  conclusivo. Spetta al management portare delle proposte e noi le porteremo”.

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