Europa
Il nuovo pacchetto di regole varato a luglio dalla Commissione europea (Leggi articolo Key4biz) offre agli operatori alternativi condizioni di accesso alle reti degli incumbent “veramente paritarie”. Perchè è questa “la garanzia più importante per una concorrenza sostenibile”.
E’ quanto ha affermato il Commissario Ue per l’Agenda digitale Neelie Kroes intervenendo all’ECTA Regulatory conference a Bruxelles.
Un quadro normativo che, secondo la Kroes offre “la stabilità e coerenza necessarie per gli investimenti a lungo termine e senza vincolare indebitamente la flessibilità”.
Dopo essersi soffermata sugli obiettivi europei in termini di banda larga e sulla necessità di portare connessioni veloci a tutti i cittadini affinché nessuno venga lasciato indietro nella rivoluzione digitale e per dare uno stimolo all’economia e all’occupazione, la Kroes ha ribadito che “il messaggio più forte che mi è giunto dagli investitori e dai potenziali investitori è il bisogno di regole stabili e prevedibili. Ed è quello che stiamo facendo”.
Sui prezzi del rame – al centro di un dibattito “vivace e molto spesso polarizzato” – la Kroes ha ribadito che “il metodo proposto non dovrebbe portare a un incremento dei prezzi medi, ma allo stesso modo non li abbasserà artificialmente. Questo framework – in vigore fino al 2020 – porterà coerenza e stabilità”.
Il quadro normativo, ha aggiunto, è “uno strumento potente e dovrebbe essere un fattore abilitante, non un ostacolo, per gli investimenti”. Uno strumento che può, anzi deve “inviare i segnali giusti per migliorare le prospettive di crescita del settore”.
Ma è solo garantendo reali condizioni di parità che ci si può concentrare su una regolamentazione efficiente che consenta la flessibilità dove può incoraggiare gli investimenti.
“Non sto parlando di tolleranza normativa”, ha chiarito, ma “di dare agli operatori che investono la possibilità di sperimentare sui prezzi dei prodotti NGA – ma solo fino a quando siano in atto forte tutele per la concorrenza. In presenza di una domanda incerta – ha aggiunto – tale flessibilità è essenziale”.
Oltre a garantire la certezza normativa necessaria agli investimenti, la Kroes ha ricordato l’importanza di altre misure volte a facilitare la costruzione delle reti. Tra queste, la condivisione delle infrastrutture passive con le altre utilities e la facilitazione dei permessi.
Gli studi confermano che un approccio europeo in questo senso potrebbe tagliare i costi del 30%, e ridurre gli oneri amministrativi.