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Rai, Cda su nomine rinviato a giovedì. Più tempo per presentare ampio ventaglio di proposte

Italia


Sul tavolo del Cda Rai, rinviato a giovedì, dovrebbe arrivare un pacchetto di nomine, messo a punto dal direttore generale, Luigi Gubitosi, che oltre al Tg1 comprenderebbe anche Rai1, ma non si esclude che si parlerà anche delle altre reti.

Lo slittamento della riunione è dovuto alla necessità di tempi tecnici per predisporre la documentazione che la direzione generale dovrà presentare ai consiglieri, su un ventaglio più ampio di proposte, e non per esigenze di mediazioni o trattative sulle singole posizioni come qualcuno aveva ipotizzato.

 

Il Dg è alle prese con una profonda riorganizzazione della Tv pubblica, che parta dai conti per arrivare alla gestione delle tre reti.

“Via inefficienze e sprechi“, ha detto recentemente Gubitosi, intervenendo al XIII Congresso Usigrai (Leggi Articolo Key4biz).

E’ questa, infatti, la soluzione del Dg per risolvere il rosso della Rai, che nei primi 9 mesi del 2010 ha registrato perdite per 184,5 milioni di euro, nonostante la riduzione dei costi di 82 milioni, in peggioramento di circa 218 milioni al corrispondente periodo del 2011 (Leggi Articolo Key4biz).

Gubitosi spera di arrivare al pareggio per il 2013. Nessun riferimento, però, agli alti costi per mantenere gli attuali 13 mila dipendenti (Il costo del lavoro nei primi 9 mesi è, infatti, aumentato di 7 mln di euro, ndr). Il Dg ha, però, ribadito che si opporrà al rinnovo dei contratti in scadenza dei vari collaboratori e pensionati, e ha promesso grande attenzione per i contratti degli addetti a tempo determinato.

E, a proposito dei giornalisti Rai in attività, dei quali due terzi sono di età’ superiore ai 50 anni, oltre il 60% è over 40, Gubitosi al Congresso Usigrai ha indicato che è necessario ringiovanire le strutture e garantire il ricambio.

Tre sono gli asset sui quali intervenire – credibilità, responsabilità e indipendenza – che sono stati danneggiati in passato.

Il Dg ha, quindi, auspicato che la Rai “sia unita, superando divisioni interne e che professionalità accantonate vanno recuperate“.

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