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L’ITU, l’agenzia ONU che si occupa di telecomunicazioni, ha espresso la propria posizione in merito alla campagna ‘Take action’ lanciata da Google in vista del prossimo WCIT-12 (Leggi articolo Key4biz), la Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni che aprirà i battenti a Dubai il 3 dicembre.
Google ha affermato erroneamente che il WCIT-12 sarà usato come sede per aumentare la censura e regolamentare internet.
Ma la libertà di espressione e il diritto di comunicare sono già contenuti in numerosi trattati internazionali ONU che ITU ha preso in considerazione nella creazione della sua Costituzione e Convenzione e anche nel mandato della Conferenza dei Plenipotenziari, massimo organo ITU il cui obiettivo è quello di rivedere gli Atti costitutivi dell’Organismo e di eleggere le cariche di vertice dello stesso, nonché i 46 Paesi che costituiscono il Consiglio ITU.
Questi trattati includono l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e l’articolo 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici.
Questi articoli – nonché l’articolo 33 e 34 della Costituzione ITU – stabiliscono chiaramente il diritto alla comunicazione e i limiti che i governi possono imporre a tali diritti.
Dal momento che la Costituzione ITU prevale sulle regole internazionali sulle telecomunicazioni, niente nelle ITRs ha il potere di risultare in una riduzione della libertà di comunicare.
Il mandato dell’ITU su internet è stato stabilito nella Conferenza dei Plenipotenziari concordata all’unanimità nel 2010. Niente può essere approvato al WCIT-12 per cambiare questo mandato
Google ha anche dichiarato in modo non corretto, sul suo sito ufficiale, che i governi da soli, lavorando a porte chiuse, non dovrebbe indirizzare il futuro di Internet.
Il cosiddetto incontro a porte chiuse è comunque comprensivo di 193 delegazioni nazionali che partecipano al WCIT-12. Inoltre, ITU è lieta di notare che le aziende del settore privato e le organizzazioni della società civile si sono iscritte in gran numero per partecipare alla Conferenza di Dubai.
Gli Stati Uniti, dove ha sede Google, hanno confermato più di 125 persone nella loro delegazione WCIT-12, con una grande maggioranza di questi delegati in rappresentanza del settore privato e della società civile.
E’ interessante notare che i rappresentanti di Google fanno parte della delegazione degli Stati Uniti.
Ci dispiace che Google non abbia colto l’opportunità di scegliere di aderire all’ITU come membro, scelta che avrebbe consentito all’azienda di partecipare a pieno titolo nel processo preparatorio del WCIT-12.
Il processo preparatorio, approfondito e inclusivo che porterà al WCIT-12 è stato completamente trasparente.
ITU è fermamente convinto che un trattato modificato possa aiutare a sfruttare il potere delle dell’ICT e a produrre benefici economici e sociali in ogni nazione della terra e in ogni settore.
Le attuali ITRs hanno aperto la strada alle attuali tecnologie dell’informazione e della comunicazione, inclusa telefonia mobile e Internet.
Le nuove ITRs hanno il potenziale di spianare la strada alla rivoluzione della banda larga del 21° secolo.
L’obiettivo di ITU obiettivo è quello di continuare a sostenere Internet, come ha fatto sin dall’inizio.
Dobbiamo mantenere Internet aperto per sostenere la crescita nella vasta e interdipendenti economia digitale globale.