Germania
Come molti altri operatori europei alle prese con la necessità di investire nelle reti ultrabroadband ma anche con la necessità di compiacere gli investitori con dividendi che mantengano alto l’interesse, anche Deutsche Telekom punta sul vectoring sia per accelerare la diffusione della banda larga di nuova generazione nelle aree rurali sia per espandere l’accesso a internet superveloce nelle aree urbane a costi più contenuti.
Il vectoring permette di ridurre il rumore e le interferenze tra i cavi di rame, uno dei fattori che limita in modo più significativo la velocità della trasmissione su rame, ma per usare questa tecnologia la società deve comunque ottenere l’autorizzazione del regolatore nazionale, così come è avvenuto in Belgio e come potrebbe presto accadere in Austria.
La società, ha affermato il responsabile delle attività domestiche Niek Jan van Damme, spera di ottenere l’approvazione entro sei mesi
“Il costo del progetto è ancora in fase di valutazione e dipende dalle condizioni e dal supporto che otterremo”, ha affermato van Damme, sottolineando che bisognerebbe discutere sui fatti mentre al momento “la discussione è piuttosto emotiva”.
A luglio la Commissione europea ha presentato le linee generali di un pacchetto che dovrebbe essere approvato formalmente entro la fine del 2012 e in cui l’esecutivo si impegna a non intervenire per abbassare forzatamente il prezzo che gli operatori proprietari dell’infrastruttura praticano ai concorrenti per accedere alla rete. Diversi studi hanno infatti provato che abbassare il prezzo di accesso alla rete in rame (dagli attuali 9 euro in media) non necessariamente porterebbe a maggiori investimenti nella fibra ottica.
Secondo i piani annunciati dal Ceo Rene Obermann, la nuova rete DSL ‘vectored’ dovrebbe raggiungere 24 milioni di utenti entro i prossimi 4 anni.
Van Damme ha ribadito che “DT non è interessata a rimonopolizzare la rete”.
Il progetto, ha aggiunto, servirà piuttosto a ‘rivitalizzare’ la quota di mercato, che attualmente in Germania si attesta al 44%. I ricavi della rete fissa sul mercato domestico sono però in calo da diversi anni e stanno intaccando anche i guadagni legati alla rete mobile. Nei primi nove mesi, sul mercato domestico i ricavi netti si sono attestati a 43,5 miliardi di euro.