Apple: Samsung non segue l’esempio di HTC. ‘Nessuna tregua sui brevetti’

di Alessandra Talarico |

Tra le due aziende è guerra aperta: il gruppo coreano avrebbe anche deciso di aumentare del 20% il prezzo medio dei chip A6 e A6X destinati ai dispositivi Apple.

Mondo


Samsung

Samsung non seguirà l’esempio di HTC siglando un accordo con Apple per mettere fine ai contenziosi sui brevetti (Leggi articolo Key4biz).

“Non ne abbiamo alcuna intenzione”, ha affermato J.K. Shin, responsabile della divisione mobile del gruppo.

È insomma guerra aperta tra le due aziende che, oltre che nei negozi, si stanno scontrando nei tribunali di mezzo mondo accusandosi a vicenda di violazione di brevetti.

 

Apple e Samsung sono tra l’altro anche partner commerciali, essendo il gruppo coreano uno dei maggiori fornitori di componenti della rivale californiana.

Ma anche questo rapporto è sempre più teso: Samsung avrebbe infatti deciso di aumentare del 20% il prezzo medio dei chip A6 e A6X destinati ai dispositivi Apple.

Secondo quanto riportato da Marketwatch, una fonte avrebbe riferito che Samsung Electronics ha chiesto ad Apple un significativo aumento per il processore di applicazioni. Apple avrebbe inizialmente rifiutato le nuove condizioni, ma avrebbe finito per accettarle non riuscendo a trovare altri fornitori.

Secondo il report citato da Marketwatch, lo scorso anno Apple ha acquistato da Samsung 130 milioni di processori e quest’anno il numero di unità dovrebbe salire a quota 200 milioni.

 

Samsung dipende fortemente da Apple che – con una spesa che lo scorso anno si è aggirata attorno agli 8 miliardi di dollari – è il suo secondo maggiore cliente dopo Sony e ha generato nel 2011 circa il 4% del fatturato del gruppo coreano.

Quest’anno, secondo le stime di Bernstein, le commesse di Apple genereranno circa il 2,5% dei ricavi.

 

I due terzi dei profitti di Samsung derivano dalla divisione mobile, che a sua volta traina anche le vendite di componenti – dai chip di memoria ai microprocessori e gli schermi. Secondo le stime di Morgan Stanley, dalle vendite di componenti Samsung potrebbe generare un fatturato di 13 miliardi di dollari, per un utile operativo di 2,2 miliardi di dollari, pari all’8% dell’utile operativo stimato.

 

La dipendenza, comunque, è reciproca visto che anche per Apple, Samsung è stato fin qui un partner fondamentale, essendosi dimostrato l’unico con il know how, l’esperienza e i mezzi necessari per la realizzazione dei componenti dei suoi dispositivi.

 

Il prossimo 6 dicembre, intanto, il tribunale di San Jose in California deciderà se confermare o meno la sanzione da oltre 1 miliardo di euro inflitta a Samsung, se accogliere la richiesta di Apple di ricevere dalla rivale altri 700 milioni di dollari di danni e interessi e se sia necessario vietare la vendita di una serie di dispositivi ‘incriminati’ di violazione di brevetto.

 

Questi gli smartphone Samsung nella black list Apple: Galaxy S III – Verizon, Galaxy Note, Galaxy S II Skyrocket, Galaxy S II Epic 4G Touch, Galaxy S II, Galaxy S II – T-Mobile, Galaxy S II – AT&T, Galaxy Nexus, Illusion, Captivate Glide, Exhibit II 4G, Stratosphere, Transform Ultra, Admire, Conquer 4G e Dart.

Ci sono poi altri device che violerebbero i brevetti del gruppo californiano: il media player Galaxy Player 4.0 e Galaxy Player 5.0 e i tablet Galaxy Note 10.1, Galaxy Tab 7.0 Plus e Galaxy Tab 8.9.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz