Regno Unito
Si svolgerà a gennaio e con una base d’asta di 1,6 miliardi di euro (1,3 miliardi di sterline) l’asta delle frequenze 4G nel Regno Unito.
Lo ha comunicato l’Ofcom, che ha infine pubblicato le regole per l’asta e fissato la scadenza per presentare richiesta di partecipazione a dicembre 2011. Per l’assegnazione delle frequenze, prevede Ofcom, ci vorrà febbraio-marzo.
La tempistica dell’asta dovrebbe comunque permettere agli operatori – in particolare Vodafone e O2 – di lanciare i servizi LTE per l’estate e di ‘riagganciare’ il rivale EE che la già debuttato con servizi 4G sulla banda 1.8 GHz che in precedenza era assegnata al GSM.
Proprio la decisione di concedere lo sviluppo anticipato dei servizi di nuova generazione su questa banda – posseduta solo da EE – è stata all’origine di molte critiche da parte degli altri operatori, che hanno minacciato azioni legali.
Per ‘mettere pace’ tra le telco e Ofcom è dovuto infine intervenire il Governo, che ha ottenuto la ‘liberazione’ anticipata di 5 mesi dello spettro 800 Mhz in mano ai broadcaster.
Queste frequenze – che presentano migliori capacità di propagazione e permettono di coprire distanze maggiori rispetto a quelle della banda 2.6GHz – potranno essere quindi usate per i servizi LTE subito dopo l’asta.
Una concessione che ha permesso di raggiungere una tregua tra gli operatori, dopo anni di litigi che hanno fatto slittare l’asta e fatto accumulare al paese un ritardo notevole rispetto alle altre maggiori economie europee.
Tra i possibili candidati all’asta, oltre ai 3 operatori presenti sul mercato (3UK riceverà il 25% dello spettro 1.8GHz di EE ma probabilmente parteciperà anche all’asta) anche l’incumbent della rete fissa BT, la Pay-Tv di Rupert Murdoch BSkyB e Virgin Media.
Nell’occasione, Ofcom ha lanciato una pagina web per informare i consumatori sull’asta e sui vantaggi dei nuovi servizi.
Nel frattempo, EE ha ammesso alcuni ‘inconvenienti iniziali’ che hanno portato a ritardare il lancio dei piani data LTE SIM-only. La società ha spiegato che c’è bisogno di testare ulteriormente la tecnologia, mentre i critici sottolineano che EE paga per aver voluto massimizzare uno sleale vantaggio iniziale sui concorrenti per poi essere sommersa dalle critiche dei consumatori.