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FaceTime: Apple condannata per violazione di brevetto. Sanzione da 287 mln di euro

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Stavolta sarà Apple a dover pagare una multa per violazione di brevetto. La società di Cupertino è stata condannata da un tribunale federale di Dallas per aver utilizzato dei brevetti di proprietà di VirnetX nell’applicazione FaceTime, che consente videochiamate gratuite tra i possessori di device Apple (iPhone, iPod Touch, iPad e computer Mac).

L’ammenda – contro cui Apple farà ricorso – è di 368,2 milioni di dollari (287 milioni di euro) a fronte di una richiesta di risarcimento danni e interessi di 700 milioni di dollari (545 milioni di euro).

 

VirnetX dispone alcuni brevetti strategici nell’ambito delle reti private virtuali. Apple ha sostenuto nella sua difesa che l’applicazione FaceTime utilizza una tecnologia diversa da quella di VirnetX.

La tecnologia in questione deriva dal lavoro svolto dal gruppo SAIC per garantire alla CIA comunicazioni sicure. VirnetX è stata fondata da ex dipendenti SAIC.

 

“Non dobbiamo soldi a VirnetX”, ha affermato uno dei legali Apple, aggiungendo: “VirnetX non ha diritto a un risarcimento per cose che non ha inventato. La sua tecnologia, se usata, è solo una piccola parte di un prodotto molto più grande e complesso”.

Sarà, ma i giudici non la pensano così, evidentemente.

 

Tra l’altro, VirnetX – che ha presentato un’altra procedura contro Apple anche presso l’International Trade Commission di Washington – lo scorso anno ha segnato una vittoria simile anche su Microsoft (costretta a pagare un risarcimento danni di 200 milioni di dollari) e ha fatto causa ad altri big del settore come Cisco e Siemens.

 

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