TI Media: 3 Italia chiede slittamento al 30 novembre per la presentazione delle offerte vincolanti

di Raffaella Natale |

Secondo indiscrezioni, l’azienda starebbe lavorando a un’offerta per le due emittenti Tv e i multiplex.

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Potrebbe slittare dal 19 al 30 novembre la presentazione delle offerte vincolanti di acquisto per TI Media.

A rivelarlo sarebbero state due persone vicine al dossier. “La scadenza (per la presentazione delle offerte) slitta al 30 novembre“, ha affermato una fonte. Più cauta l’altra che ha commentato: “Al momento, il termine resta fissato per il 19 novembre. 3 ha chiesto una proroga al 30 novembre ed è probabile che venga accettata“.

Le fonti aggiungono che si profilerebbe una corsa a due tra il fondo di private equity Clessidra e l’operatore tlc 3 Italia, che fa capo al gruppo di Hong Kong H3G.

Cairo Communication e Discovery Channel, infatti, non convincerebbero il venditore perché puntano ad acquisire soltanto La7 e non l’intero gruppo.

Pare, infatti, che 3 Italia sia adesso interessante non solo ai multiplex, ma anche alle due Tv messe in vendita da Telecom, La7 ed MTV, e per questo avrebbe ingaggiato due advisor Hsbc e Goldman Sachs.

Ma il via libera all’operazione tarda ad arrivare da Hong Kong. E per questo motivo l’ad Vincenzo Novari avrebbe chiesto una proroga a Telecom Italia rispetto alla scadenza per le offerte su TI Media.

 

Nei giorni scorsi, l’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, ha detto che il gruppo ha ricevuto per TI Media “offerte serie” e prevede di completare la vendita entro fine anno, secondo le scadenze originarie (Leggi Articolo Key4biz).

“La 7 è un asset importante, c’è un percorso di vendita rigoroso e trasparente. Sulla data room e sulla ricezione delle offerte abbiamo rispettato i tempi, siamo assolutamente in linea con la nostra tabella di marcia“, ha concluso l’ad.

 

L’offerta di Clessidra, interessata a tutto il pacchetto messo in vendita (le due emittenti Tv La7 e MTV e la società delle torri TIMB), valuterebbe la società circa 350-380  milioni di euro. E si baserebbe su un piano industriale sul quale il gruppo sta lavorando con l’aiuto del consulente Marco Bassetti, ex-presidente di Endemol Italia, la casa produttrice di format di successo come ‘Il Grande Fratello’.

Tale valutazione, però, si colloca al di sotto della capitalizzazione di mercato (260 milioni) incluso il debito di 200 milioni di euro. Banca Akros evidenzia, infatti, che tale offerta comporterebbe un ribasso del 30%.

 

Secondo le indiscrezioni, Clessidra avrebbe scritto agli advisor di Telecom Italia, Mediobanca e Citigroup, presentando il suo progetto che punta, almeno in una fase iniziale, a mantenere unita TI Media: cioè senza separare le reti televisive dai multiplex, cioè la parte infrastrutturale del gruppo.

Infatti, secondo quanto indicato nel piano di Clessidra, la separazione delle due aree non sarebbe in una prima fase possibile, visto che le televisioni sono ancora in perdita.

Senza il ‘tesoretto’ dei multiplex, l’equilibrio tra costi e ricavi rischierebbe dunque di compromettersi ulteriormente. L’obiettivo di Clessidra sarebbe, dunque, quello di riportare in utile i bilanci della tv nel medio periodo.

 

Discovery sarebbe interessata ai soli canali televisivi (100 milioni).

 

Anche Urbano Cairo ha presentato un’offerta ma non in cordata con H3G, come si era ipotizzato inizialmente. Sicuramente la concessionaria intende quantomeno proteggere il suo contratto di agenzia molto vantaggioso, sul quale i pretendenti hanno già espresso forti perplessità (Leggi Articolo Key4biz). Cairo nel 2008 ha, infatti, firmato un contratto con un minimo garantito di 120 milioni di raccolta pubblicitaria a fronte di uno share che era ancora sotto il 3%: condizioni rinegoziate poi nel 2010, con l’arrivo di Enrico Mentana al telegiornale de La7, in base a un aumento della raccolta pubblicitaria proporzionale agli incrementi dello share. Ma Cairo, per ora, ha sempre mantenuto le previsioni di raccolta, che se non rispettate causerebbero la rescissione del contratto.

 

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