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Il mercato pubblicitario delle aste in tempo reale, vale a dire l’acquisto immediato degli spazi sui siti internet (real-time bidded display ads), dovrebbe crescere del 59% l’anno per superare i 10 miliardi di euro nel 2016 a livello mondiale, stando a uno Studio di IDC, realizzato per la piattaforma PubMatic.
Quando le regie non riescono a vedere tutti gli spazi pubblicitari, li mettono all’asta su piattaforme online, sorta di mercati virtuali noti come “Ad-Exchange“, che mettono in rapporto diretto acquirenti e venditori di pubblicità online.
E proprio come in una classica asta vince l’acquirente che piazza l’offerta più alta, il tutto in pochissimi millisecondi e viene definito “Real Time Bidding”.
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Secondo IDC, il fenomeno del Real Time Bidding è il segmento della pubblicità digitale che sta registrando la maggiore crescita, e gli investimenti dei brand in questo comparto di nicchia aumenteranno del 59,2% l’anno per arrivare a 10,8 miliardi tra quattro anni.
“Le aste real time supereranno gli altri segmenti della pubblicità digitale, che si tratti del mobile, del video o degli investimenti pubblicitari sui social media“, ha commentato PubMatic, piattaforma che offre questo servizio.
Secondo IDC, gli Stati Uniti sono i maggiori acquirenti sul mercato e anche quelli più avanti, con una spesa per Real Time Bidding che passerà da 855 milioni nel 2011 a 7,5 miliardi nel 2016, con tasso di crescita del 53%. Seguono Regno Unito, Francia, Germani e Giappone. (r.n.)