Europa
Scienziati, ricercatori, ingegneri, innovatori, artisti, imprenditori, cittadini sono stati tutti invitati dalla Commissione europea a inviare le loro idee sulla direzione da dare alla ricerca sulle tecnologie del futuro, quelle che plasmeranno la nostra economia nei decenni a venire.
Fino al 30 novembre chi vorrà potrà far conoscere alla Commissione le proprie idee su quali dovrebbero essere le priorità nella ricerca sulle Future and Emerging Technologies (FET) e su quale dovrebbe essere il loro impatto su aspetti quali il riscaldamento globale, l’invecchiamento della popolazione, le crisi globali, il deficit democratico.
Il programma FET – finanziato mediante i fondi del 7° Programma Quadro – fa parte del programma ICT della Commissione europea ed è finalizzato a supportare i progetti di ricerca nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per i quali è stato proposto uno stanziamento complessivo di 500 milioni di euro per il periodo 2010-2013.
I progetti finanziati dal programma FET ambiscono a ridurre la frammentazione e ad aumentare l’efficacia degli sforzi di ricerca dell’Europa.
I progetti di ricerca multidisciplinari finanziati nell’ambito del programma, avviato nel 1998, sono 12 e riguardano la biologia, le neuroscienze e le nanotecnologie.
Dal 2005, tre premi Nobel (Theodor Hänsch, Albert Fert and Peter Grünberg) hanno partecipato a progetti finanziati dal programma FET, da cui sono emerse tecnologie quali FACETS e BRAIN-i-NET che ci aiutano a comprendere meglio come il cervello reagisce all’apprendimento. Progetti quali CYBERHAND e SMARTHAND permettono alle persone che hanno subito l’amputazione di un arto di compiere gesti essenziali ma altrimenti impossibili.
Le risposte alla consultazione pubblica saranno utilizzate come input per l’identificazione dei futuri programmi di ricerca FET, che formano una parte essenziale del programma Horizon 2020.
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