Italia
Mancava, in Italia, un canale televisivo tematico sull’arte. Proprio nel Paese che vanta una tradizione artistica riconosciuta a livello planetario.
Ebbene Sky non si è fatta sfuggire quella che solo apparentemente potrebbe sembrare una nicchia di mercato. Con Sky Arte HD, il nuovo canale presentato questa mattina al museo Maxxi di Roma, non si vogliono raggiungere solo gli esperti e quelli che l’arte la fanno, ma anche tutti quelli che l’arte la vivono.
Sku Arte HD, il primo canale televisivo italiano dedicato all’Arte in tutte le sue declinazioni, dal 1° novembre sarà visibile a tutti gli abbonati Sky (che dispongono dell’HD nel proprio abbonamento) alle posizioni 130 e 400 della piattaforma. Pittura, scultura, architettura, musica, letteratura, teatro, design e tutte le forme di espressione artistica troveranno spazio in un unico palinsesto dedicato sia agli appassionati, che avranno l’opportunità di approfondire i loro interessi, sia ai semplici curiosi che potranno avvicinarsi all’arte in un modo completamente nuovo attraverso le grandi produzioni internazionali (Sky Arts, BBC, Channel 4, Arte, PBS, Sundance Channel) e quelle originali del canale.
Il 23% di questi italiani è già abbonato a Sky.
A loro, e al restante 77% non ancora abbonato, è rivolto Sky Arte HD.
“Raccontare l’Arte in televisione, in tutte le sue sfaccettature e in maniera nuova e originale, è una grande scommessa“. Ad affermarlo è Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte HD; “quello che ci prendiamo è un grande impegno ma l’Arte, nelle sue molteplici espressioni, è un’esperienza che migliora la vita e offre un serbatoio infinito di storie appassionanti che siamo fieri di offrire al pubblico di Sky“.
Con un linguaggio contemporaneo e mai didascalico, il canale racconterà le infinite risorse del patrimonio artistico mondiale, con un occhio di riguardo alla straordinaria tradizione italiana e al talento dei nostri artisti, con l’intenzione di dare una visibilità internazionale ai prodotti che celebrano l’eccellenza italiana. La contaminazione dei generi sarà la chiave narrativa del canale: documentari, programmi d’intrattenimento, film, concerti, reportage e biografie accompagneranno il pubblico alla scoperta dei grandi musei, dei segreti nascosti dietro un’opera d’arte, delle vite dei grandi maestri e delle menti più creative e del nostro tempo.
A tenere a battesimo il lancio del canale sarà una docu-fiction eccezionale: “Michelangelo – Il cuore e la pietra“, produzione originale, interpretata da Rutger Hauer, nella quale gli spettatori potranno vedere per la prima volta le immagini dei bozzetti preparatori della Cappella Sistina. La voce di Giancarlo Giannini leggerà lettere e poesie di Michelangelo.
La visione della docu-fiction sarà accompagnata, il 1° novembre, da un documentario sulla Cappella Sistina, che ha anche il merito di accompagnare una tappa significativa per il nostro Paese: i 500 anni esatti dell’apertura della straordinaria opera del Giudizio Universale del genio Michelangelo.
Ci sarà spazio anche per le provocazioni di Marina Abramovic, per il fascino di maestri del calibro di Daniel Baremboim, per le leggende del rock come Jim Morrison, per i talenti eclettici, per la regina della fotografia Annie Leibovitz.
Tra le produzioni originali ci saranno programmi appositamente creati per i più piccoli, come L’Arte spiegata ai bambini, e viaggi nel mondo dell’arte contemporanea, come Potevo farlo anch’io, condotto da Alessandro Cattelan e Francesco Bonami, che ci guideranno con un approccio ironico e divertito tra le meraviglie e i paradossi dei maggiori capolavori della contemporaneità. Uno spazio importante sarà dedicato agli eventi sul territorio: rassegne, mostre e retrospettive saranno raccontate nel reportage La mostra della settimana, in cui il complesso meccanismo della realizzazione di una mostra verrà raccontato passo dopo passo, dal trasporto delle opere al vernissage. Infine Atto unico, un programma in cui attori italiani, celebri o emergenti, avranno l’occasione di recitare davanti alle telecamere il monologo che avrebbero sempre voluto mettere in scena e che non hanno mai avuto l’occasione di interpretare.