Brevetti: nuova vittoria negli Usa per Apple, mentre i giudici europei continuano a dar ragione a Samsung

di Alessandra Talarico |

Secondo l’International Trade Commission Samsung avrebbe violato alcuni brevetti di Apple relativi al design dell’iPhone, alla tecnologia per il touch screen e per il collegamento delle cuffie. Ma in Olanda i giudici danno ragione al gruppo coreano.

Stati Uniti


Samsung Galaxy tab

Mentre in Europa la giustizia sembra più propensa verso le ragioni di Samsung – la Corte olandese dell’Aia ha stabilito che “non c’è violazione di brevetti Apple sugli apparecchi Galaxy”, il terzo verdetto favorevole consecutivo per la società coreana, dopo Germania e Gran Bretagna – negli Usa si verifica invece la situazione opposta.

Secondo il parere preliminare del giudice amministrativo Thomas Pender dell’International Trade Commission, Samsung avrebbe violato alcuni brevetti di Apple relativi al design dell’iPhone, alla tecnologia per il touch screen e per il collegamento delle cuffie.

 

La decisione finale è attesa per febbraio. Fino ad allora Samsung potrà continuare a vendere i suoi prodotti negli Usa, ma se la decisione fosse confermata le importazioni dei suoi dispositivi nel Paese potrebbe essere bloccata.

 

Un portavoce della casa coreana ha affermato che la decisione del giudice potrebbe ridurre la possibilità di scelta dei consumatori. “Continueremo a prendere le misure appropriate per assicurare la disponibilità dei nostri prodotti ai consumatori americani”, ha aggiunto.

 

La causa era stata presentata da Apple a metà 2011 e riguarda la presunta violazione di brevetti nei modelli smartphone Captivate, Transform e Fascinate e nei Galaxy Tablet. Altre richieste di Apple relative alla violazione di altri due brevetti, non sono state accolte.

 

Ad agosto, sempre un giudice americano ha dati ragione a Apple e comminato a Samsung una sanzione da 1,05 miliardi di dollari. Samsung ha fatto appello contro il verdetto.

Il vero obiettivo della società di Cupertino, comunque, è Google, ideatore del software Android che, secondo Steve Jobs, è il “prodotto di un furto”.

 

Nella battaglia tra Samsung e Apple, intanto, si è inserito anche il Dipartimento di Giustizia, che sta indagando sul possibile abuso da parte del gruppo coreano, di brevetti essenziali per lo sviluppo di dispositivi mobili. Un’inchiesta simile è stata avviata anche dall’Antitrust europeo a gennaio: in particolare, la Ue vuole verificare se Samsung abbia utilizzato i diritti su alcuni brevetti in maniera abusiva e in violazione degli impegni “irrevocabili” sottoscritti nel 1998 con lo European Telecommunications Standards Institute (ETSI), che prevedevano il rilascio di licenze per l’uso dei suoi brevetti in base a termini “equi, ragionevoli e non discriminatori” (FRAND).

 

Il DoJ – che condivide con la Federal Trade Commission le funzioni antitrust –  starebbe indagando già da diversi mesi, mentre la FTC  sta conducendo una simile inchiesta per esaminare come Google abbia usato i brevetti acquisiti insieme a Motorola Mobility.

 

Uno scenario, insomma, sempre più intricato e complesso, cone i due gruppi  contrapposti nei tribunali di una decina di paesi e con sullo sfondo la supremazia su un mercato da 200 miliardi di dollari, attualmente dominato dal gruppo coreano.

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